Ieri è stata effettuata l’autopsia sula corpo di Francesca Deidda, la donna comparsa da San Sperate, a circa 20 chilometri da Cagliari.
Dall’esame è emerso che la donna è stata uccisa con un colpo secco sul lato destro della fronte, inferto con un oggetto contundente. L’autopsia è stata condotta ieri pomeriggio dal dottor Roberto Demontis a Cagliari. Per la Procura Deidda sarebbe stata uccisa dal marito, Igor Sollai, autotrasportatore di 43 anni. L’uomo è in carcere a Uta dall’8 luglio scorso con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo ha sempre negato di aver ucciso la moglie e, durante l’ultimo interrogatorio, non ha più risposto alle domande del pm.
La donna era scomparsa da San Sperate il 10 maggio scorso ed è stata ritrovata priva di vita in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, a ridosso della vecchia Orientale Sarda. Le indagini di Procura della Repubblica e carabinieri stanno andando avanti senza sosta. Anche con numerosi sopralluoghi nell’abitazione della coppia, l’ultimo ieri pomeriggio da parte del Ris. Sia in casa sul divano sia nell’automobile in uso alla donna, poi venduta da Sollai con la raccomandazione di lavarla accuratamente al nuovo proprietario, sono state trovate tracce di sangue.
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Ieri l’autopsia è durata quasi cinque ore. Accanto a Demontis, il medico legale nominato dal pm Marco Cocco, che coordina le indagini sul delitto, erano presenti l’antropologa forense nominata dalla Procura, Giulia Caccia, l’avvocato Gianfranco Piscitelli che rappresenta Andrea Deidda, fratello della scomparsa, e l’antropologa nominata da Piscitelli, Chantal Milani, per Roberta Bruzzone. Oltre alla ferita mortale sul lato destro della fronte di Francesca, non sarebbero stati trovati altri segni.
Francesca Deidda, continuano i sopralluoghi
La donna, secondo una possibile ricostruzione, potrebbe essere stata uccisa con un unico colpo alla fronte. Inferto con un oggetto contundente mentre dormiva, forse sul divano di casa. L’antropologa forense nominata dalla Procura ha chiesto di poter effettuare un nuovo sopralluogo oggi sia nella casa di San Sperate in cui viveva la coppia, sia nelle campagne a ridosso della strada dove è stato trovato il corpo. Il sopralluogo nella casa è stato anticipato ieri da un primo passaggio dei Ris di Cagliari che hanno effettuato un controllo all’esterno dell’abitazione, sul retro.
C’è infatti la possibilità che il borsone con il corpo della 42enne sia stato lasciato cadere da una finestra sul retro per evitare di trasportarlo dalle scale sulla parte anteriore della palazzina con il rischio di essere visti da qualcuno. Al momento non è stato però possibile stabilire con precisione il momento della morte della donna. Un entomologo incaricato dal pm analizzerà le larve trovate nel borsone per risalire alla data del decesso di Francesca Deidda. I risultati dell’autopsia si affiancheranno a quelli ottenuti dalla Tac eseguita la settimana scorsa e alle analisi effettuate dal Ris.