Gli artisti dei videogiochi scioperano contro l’intelligenza artificiale a Hollywood. Anche questo settore a rischio.
Stop ad alcune produzioni di questo settore dell’intrattenimento, dopo che i colloqui per un contratto con i principali studi di giochi si sono interrotti intorno al tema dell’intelligenza artificiale.
Più di 2.500 attori e doppiatori che lavorano nell’industria dei videogiochi hanno incrociato le braccia, perché in due anni non hanno trovato un accordo che li tranquillizzi con le società del settore. Lo sciopero è cominciato ieri, venerdì, e andrà avanti a oltranza.
Si tratta del secondo sciopero da parte dei doppiatori dei videogiochi e degli artisti di motion capture sotto la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists.
Dopo quasi due anni di trattative, ai lavoratori non sta bene il nuovo accordo sui media interattivi con i giganti del gaming, comprese le divisioni di Activision, Warner Bros e Walt Disney Co.
Secondo i mediatori di SAG-AFTRA, sono stati ottenuti dei progressi sui salari e sulla sicurezza sul lavoro nel contratto dei videogiochi, ma le due parti non riescono a trovare ancora un accordo sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa.
IA: cosa chiedono gli attori dei videogame
Uno dei portavoce dei produttori di videogiochi, Audrey Cooling, ha dichiarato che gli studi hanno offerto protezioni dall’intelligenza artificiale, ma i mediatori del comitato SAG-AFTRA hanno affermato che non è stata trovata una definizione chiara di chi e cosa può essere considerato un performer.
Il Comitato sindacale sta negoziando per ottenere un nuovo contratto da applicare a 2.500 persone tra doppiatori, attori, stuntmen, cantanti e ballerini. Al momento ha strappato un accordo colo su un contratto separato che per i prossimi anni regolerà il settore dei videogiochi indipendenti a basso budget.
Dopo gli attori di Hollywood che hanno incrociato le braccia l’anno scorso, anche il settore dei videogiochi si trovano ad affrontare sul lavoro il tema dell’uso eccessivo dell’intelligenza artificiale.
Il contratto dei lavoratori dell’intrattenimento interattivo più recente risale al 2017. Anche questo fu ottenuto dopo uno sciopero lunghissimo, durato 11 mesi. Quest’ultimo non prevedeva tutele sull’intelligenza artificiale, perché all’epoca non era un tema attuale di cui occuparsi.
Il contratto è scaduto nel 2022 e nello stesso mese fu aperto al pubblico il software di generazione automatica dei testi ChatGpt. Da allora, si è diffuso il “pericolo” per i lavoratori di essere sostituiti dai programmi dell’IA per tagliare i costi delle aziende, riducendo l’offerta di lavoro e mettendo a rischio i posti.
“Non accetteremo un contratto che consenta alle aziende di abusare dell’intelligenza artificiale a scapito dei nostri membri”, ha dichiarato Fran Drescher, presidente di SAG_AFTRA e attrice della sitcom La Tata.