Un tipo di medusa molto particolare ha invaso la costa mediterranea spagnola: comunemente è chiamata uovo fritto.
In questo periodo le spiagge di Jávea sono state invase dalle meduse. La specie più diffusa è la Cotylorhiza tuberculata ed ha un aspetto molto particolare.
A causa del cambiamento climatico, che ha tra le conseguenze il riscaldamento del mare, nelle spiagge del Mar Mediterraneo è diventata molto famosa una particolare specie di medusa, chiamata comunemente uovo fritto.
L’aumento delle temperature non è l’unico fattore che favorisce la proliferazione di questi animali nel mare. Ad esso infatti, si aggiunge la riduzione dei predatori naturali delle meduse, come le tartarughe marine e alcuni tipi di pesci.
La presenza sulle spiagge sta causando un po’ di allarme tra i bagnanti, anche se gli esperti assicurano che queste meduse non sono rischiose per l’uomo. La medusa uovo fritto infatti, svolge una funzione molto specifica per l’ecosistema marino e nel loro habitat.
Come scritto, il suo nome scientifico è Cotylorhiza tuberculata e si può riconoscere facilmente per l’aspetto che ricorda un uovo fritto. Hanno anche una dimensione particolare e possono raggiungere un diametro tra i 20 e i 35 centimetri.
Un altro nome che la contraddistingue è Medusa Cassiopea e preferisce nuotare a pochi chilometri di profondità. È possibile incontrarla anche sulle coste italiane, nel Mar Adriatico. Sono state avvistate anche in Sicilia, Sardegna e Puglia.
Medusa uovo fritto: tutti i rischi per l’uomo
Questo animale può rappresentare un impatto negativo dal punto di vista turistico. Le persone spaventate infatti, potrebbero decidere di non recarsi nei posti dove questi animali sono stati avvistati. Ma in realtà, sono meno pericolose di quanto si creda.
Non causano irritazioni o effetti più gravi delle altre. Sono innocue e una corretta informazione può aiutare a ridurre le preoccupazioni. Esse hanno una funzione specifica nel loro ambiente naturale.
Si nutrono principalmente di plancton, contribuendo a mantenere l’equilibrio di questi organismi acquatici. È anche cibo per alcuni predatori marino, tra cui pesci e tartarighe merine.
La sua presenza restituisce la fotografia della salute dei nostri mari. La presenza e l’abbondanza di questa specie infatti, possono indicare lo stato dei cambiamenti ambientali nell’ecosistema marino, soprattutto per quanto riguarda la temperatura dell’acqua e la presenza dei predatori naturali. Dunque, se incontrate questo animale mentre state facendo il bagno, non catturatela e non fatele del male!