Nelle scorse ore hanno preso forma le nuove commissioni al Parlamento europeo: finita l’attesa per la collocazione di Roberto Vannacci.
Il generale è nella commissione Affari esteri e si occuperà di Ucraina, sanzioni alla Russia, crisi mediorientali. Non solo. Vannacci compare come sostituto anche per le commissioni Ambiente, Salute e Sicurezza alimentare nonché per la commissione Libertà civili. La stessa dove invece è membro Ilaria Salis. Ma oltre a Vannacci e Salis ciascun italiano, dopo lunghe trattative, ha trovato la propria casa. Complessa è stata la distribuzione tra i 21 eurodeputati del Partito Democratico, ancora senza un capo delegazione e alle prese con il negoziato finale sul presidente della commissione assegnata ai dem, molto probabilmente quella sull’Ambiente (Envi).
Martedì 23 luglio saranno decise le presidenze di tutte le 24 commissioni. Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd e Movimento 5 Stelle dovrebbero avere tutti una presidenza. A battersi in commissione Industria per un fondo Ue comune sugli investimenti saranno gli azzurri Fulvio Martusciello e Letizia Moratti e i dem Nicola Zingaretti, Giorgio Gori e Elisabetta Gualmini. FdI ha schierato il co-presidente di Ecr Nicola Procaccini. La Itre sarà guidata dai Popolari, la Envi dai Socialisti, con la dem Alessandra Moretti che appare in pole.
Procaccini è tra i membri di FdI anche alla commissione Ambiente, dove tra i Verdi siederà l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Tra i banchi di The Left c’è invece un nome non nuovo alla politica nostrana: Carola Rackete. Gli Affari esteri saranno, come è accaduto negli ultimi anni, nelle mani di una presidenza del Ppe. A portare la voce del Pd saranno Lucia Annunciata e Nicola Zingaretti.
Tra i Greens, Leoluca Orlando potrebbe smussare le posizioni della delegazione tedesca. Le scintille non mancheranno neppure nella commissione Libertà civili. Per Fi c’è Caterina Chinnici, per il Pd Alessandro Zan e Cecilia Strada, tra i paladini dei diritti delle minoranze e degli Lgbt nel mondo dem. La Sinistra, tra gli altri, ha schierato Giuseppe Antoci e soprattutto Ilaria Salis. L’ex direttore di Frontex Fabrice Leggeri, il capo delegazione di Vox Jorge Villalba Buxade e Susanna Ceccardi porteranno le istanze sovraniste.
Tra i dem, Stefano Bonaccini, Camilla Laureti e Dario Nardella (nel ruolo di coordinatore di S&D) si occuperanno del complesso file agricolo, Matteo Ricci sarà in commissione Trasporti, Lello Topo si dividerà tra gli Affari regionali e il Lavoro. Il siciliano Giuseppe Lupo si occuperà di budget comunitario e Pesca, Sandro Ruotolo di Cultura. La vice presidente del Pe Pina Picierno è in attesa della sua collocazione definitiva. L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano non si occuperà di migrazione ma di Sviluppo.
Il ruolo del Movimento 5 Stelle
Il capo delegazione M5s ed numero uno dell’Inps, Pasquale Tridico, è in pole per guidare la sottocommissione per le questioni fiscali. L’azzurro Salvatore De Meo punta alla conferma alla testa della commissione Affari Costituzionali, dove siederanno anche il capodelegazione uscente del Pd, Brando Benifei, e il macroniano Sandro Gozi. L’ex stella del calcio femminile, Carolina Morace, rappresenterà infine i 5 Stelle nella commissione per l’Eguaglianza di genere.
“Il gruppo dei Patrioti – ha commentato Vannacci – è appena nato e si sta formando, si sta cristallizzando e ci sono funzioni e ruoli da attribuire, e ovviamente ci sono diverse sensibilità. Adesso la stampa di sinistra si sta concentrando sul fatto che è nato questo nuovo gruppo attorno al quale bisogna stringere un cordone sanitario e che all’interno di questo gruppo c’è anche Vannacci, il male assoluto. È probabile che in alcune nazioni straniere si sia creato un po’ questo effetto. Ma io sono convinto che la gente capirà”.