Il vulcano Stromboli ha eruttato di nuovo, cosa sta accadendo alle Eolie e sull’Etna: i dettagli dell’Ingv

Nelle scorse ore il vulcano Stromboli, nelle isole Eolie, è tornato ad eruttare: il flusso di lava ha raggiunto il mare.

Alle 14 e 07 di ieri si è verificato un evento parossistico ai crateri sommitali dello Stromboli. L’attività ha prodotto una colonna eruttiva e un flusso piroclastico lungo la Sciara del Fuoco. Il flusso si è propagato a mare per decine di metri dalla linea di costa. Il fenomeno si è esaurito intorno alle 14 e 10. Dal punto di vista sismico tutte le stazioni di Stromboli hanno registrato un transiente sismico associato ad una sequenza di eventi esplosivi per la durata complessiva di circa 8 minuti.

Il vulcano Stromboli ha eruttato di nuovo, cosa sta accadendo alle Eolie e sull'Etna: i dettagli dell'Ingv
L’eruzione dello Stromboli di ieri (Ansa Foto) – inews24.it

Il più energetico degli eventi, alle 14 e 08, è associabile all’evento parossistico ai crateri sommitali. L’ampiezza media del tremore ha raggiunto in corrispondenza dell’evento parossistico un livello molto alto seguito da un rapido decremento fino a raggiungere attualmente il livello medio. Dalle verifiche effettuate dalla protezione civile, dopo la nuova non risultano persone coinvolte. L’unità di crisi, con la comunità scientifica e le autorità, sta monitorando la situazione.

Sull’isola di Stromboli, com’era già avvenuto nei giorni scorsi, si è alzata una nube altissima di vapore con ricaduta di cenere. Il nuovo evento parossistico sarebbe comunque in via di esaurimento. Sull’isola, dove il 4 luglio scorso era scattata l’allerta rossa della protezione civile in seguito all’intensa attività piroplastica, anche ieri sono state adottate misure di sicurezza facendo allontanare per precauzione dalla spiagge turisti e residenti e distribuendo mascherine per proteggersi dalla cenere.

Vulcano Stromboli, l’Ingv: “Contesti geodinamici diversi”

Gianfilippo De Astis, ricercatore dell’Ingv dell’Osservatorio etneo di Catania è tornato a parlare dei vulcani Stromboli ed Etna, anch’esso in attività in questi giorni. Stromboli è considerato un vulcano alimentato da fusi magmatici legati alla subduzione. L’Etna è invece considerato un vulcano intraplacca. Seppur geograficamente abbastanza vicini, sono due vulcani che appartengono a due contesti geodinamici diversi e che solo nei più avanzati modelli geofisici e petrologici risultano condividere alcune deboli affinità chimiche per quel che riguarda i magmi “primitivi” che, talvolta, emettono.

Sull’isola di Stromboli, com’era già avvenuto nei giorni scorsi, si è alzata una nube altissima di vapore con ricaduta di cenere
Sull’isola si è alzata una nube altissima di vapore (Ansa Foto) – inews24.it

Il carattere importante che condividono – ha sottolineato De Astis – è quello di essere entrambi vulcani a condotto aperto, con attività pressoché continue se riportate alla lunga, lunghissima, scala del tempo geologico. Il fatto che li ricordiamo attivi nello stesso periodo di tempo come ad esempio gli ultimi 40-50 anni, al massimo un paio di generazioni umane, ci trae quindi in inganno, facendoci pensare a un inesistente collegamento sotterraneo, senza considerare che questi vulcani sono attivi, insieme, da almeno tre millenni ed è ben noto che a molte eruzioni dell’uno non corrispondono eruzioni dell’altro“.

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