Eruzione del vulcano Stromboli: il Ministro Nello Musumeci ieri ha firmato il decreto sulla mobilitazione della protezione civile.
Il Ministro ha così accolto la richiesta del governatore Renato Schifani. L’obiettivo è fronteggiare la situazione di criticità che si è determinata a Stromboli per il perdurare dell’attività del vulcano, iniziata il 23 giugno. Attività che ha comportato, sentito il parere della comunità scientifica, l’innalzamento dello stato di allerta dal giallo all’arancione fino all’attuale rosso.
Una situazione difficile secondo Musumeci, che attraverso il dipartimento ha così assicurato il coordinamento dell’intervento del servizio nazionale della protezione civile. Tutto questo a supporto delle strutture regionali, allo scopo di concorrere ad assicurare, in caso di necessità, l’assistenza ed il soccorso ai cittadini interessati. Oggi il Ministro è a Stromboli insieme al capo del dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio ed a rappresentanti del Comune, della Prefettura di Messina e delle forze dell’ordine.
Stando a quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), intanto, la situazione del vulcano Stromboli non si risolverà nel giro di poco tempo. Il 4 luglio è stato registrato un altissimo numero di frane e flussi piroclastici sulla sciara del fuoco. Eventi che hanno profondamente modificato le morfologie del vulcano. Il quadro è quindi in evoluzione e potrebbero esserci altri distacchi e nuove frane.
“Lo stato di ordinaria attività è quando noi abbiamo le esplosioni ogni 10-15 minuti. Ora siamo fuori da questo stato ordinario. – ha spiegato Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo dell’Ingv – Stiamo facendo tutta una serie di rilievi per capire qual è la situazione dell’edificio vulcanico. Perché sicuramente questo si è modificato”.
Eruzione dello Stromboli, esplosioni lontane dai centri abitati
L’interazione tra la lava e l’acqua ha determinato qualche esplosione in più sempre lontano dai centri abitati. “Però ovviamente – ha continuato Scarlato – se non ci fosse quel divieto di navigazione sotto la sciara del fuoco che viene fatto osservare ora dalla guardia costiera per le barche qualche problema ci potrebbe essere”.
Presso la Prefettura è stato attivato nei giorni scorsi il Centro Coordinamento Soccorsi per un costante monitoraggio e aggiornamento dell’evoluzione dell’attività vulcanica. Guardia di finanza e capitaneria di porto si stanno alternando per monitorare lo specchio d’acqua interessato e le acque che costeggiano l’isola di Stromboli. A tutela della pubblica e privata incolumità sono in vigore ordinanze che vietano la scalata allo Stromboli e l’avvicinamento o la sosta in prossimità delle spiagge in orario notturno. In vigore, inoltre, il divieto di approdo alle imbarcazioni non in servizio di linea che effettuano escursioni turistiche giornaliere e la sosta e ancoraggio in prossimità della costa.