L’Autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari (Consob) ha diffuso un’allerta che riguarda i videogiochi di trading online.
La Consob ha così messo in guardia il pubblico dei risparmiatori contro i rischi connessi con le offerte, promosse sul web e sui social media, di esercitazioni che simulano un’attività di trading online. Una sorta di videogioco della finanza finalizzato al superamento di prove di abilità e al conseguimento di un profitto.
Lo schema operativo sarebbe presentato con varie denominazioni, tra cui shadow investment game, funding trading, financed trading accounts. E consiste, secondo quanto segnala l’Autorità in un’apposita “Avvertenza”, nell’indurre gli utenti della rete a partecipare a sfide (challenge) di trading online. Che nella maggior parte dei casi presuppongono l’iscrizione a corsi di formazione a pagamento.
A chi supera il test viene prospettata la possibilità di passare da un’operatività simulata ad una presunta operatività vera. Con capitali apparentemente messi a disposizione da società che si definiscono proprietary firms (prop firms). Per allettare i “giocatori“, viene fatta balenare loro l’opportunità di condividere parte degli eventuali profitti realizzati. La Consob ha ricevuto varie segnalazioni da parte di utenti che hanno aderito a questo tipo di offerte.
Le lamentele riguardano sia il livello di difficoltà dei test, che sarebbero congegnati per spingere i “giocatori” a ritentare, sia la mancata condivisione dei presunti profitti. Avvertenze analoghe sui rischi connessi con queste offerte, che possono portare alla perdita delle somme impegnate, sono state diffuse anche dalle Autorità nazionali di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari in Belgio (Fsma) e in Spagna (Cnmv).
Trading online, la stretta della Consob
Appena pochi giorni fa la Consob aveva oscurato cinque siti internet abusivi che offrivano abusivamente servizi finanziari. L’Autorità si era avvalsa dei poteri derivanti dal “decreto crescita” (legge n. 58 del 28 giugno 2019, articolo 36, comma 2-terdecies), in base ai quali Consob può ordinare ai fornitori di servizi di connettività Internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.
Sale, così, a 1115 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019. Ovvero da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. La Consob ha richiamato l’attenzione dei risparmiatori sull’importanza di usare la massima diligenza. Ciò al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento, adottando comportamenti di comune buon senso, imprescindibili per salvaguardare il proprio risparmio.