Un nuovo organismo indipendente contro le molestie ed il bullismo nell’industria del cinema: è pronto a nascere nel Regno Unito il Ciisa.
Si tratta del Creative Industry Independent Standards Body, che si è presentato nelle scorse ore con una lettera aperta già firmata da nomi di primo piano come Cara Delevingne, Keira Knightley e Naomie Harris. Il Ciisa è nato dal movimento #MeToo britannico ed è sostenuto fortemente da Time’s Up Uk, la costola inglese dell’organizzazione che raccoglie fondi per sostenere le vittime di molestie sessuali.
Oltre a Delevingne, Harris e Knightley altri ventitré attori hanno sottoscritto il documento che invita le aziende del cinema a sostenere anche finanziariamente il nuovo organismo indipendente. Il Ciisa collaborerà anche con le forze dell’ordine per i casi più gravi, ma l’obiettivo principale è quello di coprire tutta la gamma di comportamenti che non sono esplicitamente illegali ma che non dovrebbero essere tollerati in un contesto professionale.
“Stiamo raccogliendo fondi – hanno fatto sapere da Time’s Up – affinché il Ciisa possa essere sostenuto per i prossimi due anni. Time’s Up è uno sponsor chiave per la creazione di questo nuovo organismo indipendente per garantire la sicurezza della nostra forza lavoro”.
Un nuovo organismo indipendente contro le molestie ed il bullismo nel cinema
“Molti di noi, in questo settore, – si legge nella lettera inviata alle industrie cinematografiche – avrebbero voluto un organismo esterno a cui rivolgersi per cattivi comportamenti e pratiche che a volte accadono sui nostri set, sui nostri palcoscenici, dietro le quinte. E non siamo gli unici a riconoscere questa esigenza. Un recente sondaggio condotto per conto di Ciisa da tra i professionisti dell’industria creativa cinematografica, televisiva, musicale e teatrale ha rivelato che il 91% è fortemente a favore del nuovo organismo”.
“È essenziale – continua la lettera – un unico ‘luogo’ di responsabilità in cui le persone possano cercare aiuto, mediazione, consulenza per la risoluzione delle controversie e altri servizi. Il problema deve essere affrontato da tutti lavorando insieme. Ne abbiamo bisogno e diventerà un modello in tutto il mondo per mantenere al sicuro le nostre industrie creative. Il Ciisa riconosce che non tutto può essere risolto in tal modo, ma poiché le denunce di bullismo e molestie nel settore continuano ad abbondare, riteniamo che sia una parte assolutamente necessaria di una serie di interventi che mirano al cambiamento tanto necessario. Il Ciisa non duplicherà politiche e procedure esistenti che alcuni di voi potrebbero già avere in atto, piuttosto colmerà le lacune”.