È morta a seguito delle coltellate subite Sharon Verzeni, 33 anni. La tragedia è avvenuta poco dopo la mezzanotte a Terno d’Isola.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri di Zogno, ma al momento non risultano indagati. La donna è stata accoltellata alla schiena e al torace. Era originaria di Bottanuco, nel Bergamasco, viveva da tre anni a Terno d’Isola e lavorava in un nail bar a Bergamo. Amava gli animali e si dava da fare per aiutare a far adottare i cuccioli nella zona ed aveva l’abitudine di uscire a correre di sera da sola. Aveva un compagno che si trovava a casa al momento del delitto.
Stando alle prime ricostruzioni è stata lei stessa a chiamare il 112, riuscendo a dire: “Aiuto! Sono stata accoltellata“. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ed una pattuglia dei carabinieri. Sharon Verzeni è stata rinvenuta a terra in via Castagneto con gravi ferite d’arma da taglio. E stata immediatamente trasportata in codice rosso all’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, dove è deceduta oggi in mattinata: troppo gravi le ferite riportate.
Gli abitanti della zona non si sono accorti di nulla. I carabinieri sono alla ricerca dell’arma del delitto, verosimilmente abbandonata nella zona dall’assassino. Per aiutare le indagini il Comune ha messo i filmati delle telecamere di sorveglianza a disposizione degli inquirenti. Il sindaco Gianluca Sala ha fatto un appello a non buttare rifiuti fino al 3 agosto per aiutare le indagini.
“Ci auguriamo – ha detto Sala – che un simile gesto non rimanga impunito. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine, che ringraziamo per la prontezza, la professionalità e la sensibilità dimostrate. Siamo a completa disposizione della magistratura, la quale invita tutti i cittadini ad astenersi dal conferimento dei rifiuti a partire da oggi, martedì 30 luglio, fino a sabato 3 agosto, per favorire il corretto svolgimento delle indagini”.
Al momento, come già accennato, non ci sono persone indagate. L’inchiesta sarebbe in una fase estremamente delicata che richiede il massimo riserbo. L’attività d’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Bergamo, immediatamente avviata dai carabinieri, sta esaminando attentamente diverse ipotesi investigative. Terno d’Isola, comune di circa 8mila abitanti, già in passato è stato scena di un fatto tragico.
Nel giugno del 2006, Roberto Lussana ha ucciso la moglie Daniela Consonni, impiegata 49enne, gettandola dalla finestra. La vittima è caduta da un’altezza di circa 6 metri, morendo sul colpo. Il marito, un carpentiere, ha raccontato agli inquirenti di averla uccisa perché pensava che gli avesse fatto il malocchio.
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