Scampia: è il momento del dolore a Napoli per le tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste.
Le esequie di Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni, si sono svolti questa mattina. Centinaia di palloncini bianchi e azzurri sono volati in cielo, tra l’applauso delle persone presenti.
I parenti e i conoscenti delle vittime non si rassegnano alla tragedia e lo hanno manifestato al termine della cerimonia con urla e pugni di dolore sulle bare. Il crollo che ha interessato la Vela Celeste “va ben oltre le macerie di cemento e ferro”. Questa tragedia è “il simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato”. Sono state queste le parole piene di dolore dell’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia, durante l’omelia ai funerali delle vittime.
La cerimonia religiosa è stata celebrata questa mattina, lunedì 29 luglio, in piazza Giovanni Paolo II. Altre dodici persone sono rimaste ferite nel crollo del ballatoio, tra cui sette bambine. Due di loro sono ancora ricoverate in Rianimazione all’ospedale Santobono di Napoli.
Resta l’incognita degli sfollati: il Comune di Napoli ha tentato diverse strade per trovar loro una nuova sistemazione temporanea, ma al momento non ci sono strutture alberghiere disponibili ad ospitarle. A riportare la notizia, è la Repubblica, che spiega anche che il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha scritto alla Curia e ai sindaci dell’area metropolitana per verificare se sia sia disponibilità di istituti religiosi per ospitare i cittadini.
“È possibile che alcune famiglie non possano rientrare nella loro casa alla Vela Celeste”, ha dichiarato Manfredi prima dei funerali. Sull’ordinanza di sgombero della Vela Rossa, come per quella Celeste del 2015 e mai eseguita, il primo cittadino partenopeo ha spiegato: “Anche lì è in corso una valutazione dettagliata delle condizioni di sicurezza. Sulla base di queste decideremo”. In questo video dei giorni scorsi, il pensiero degli sfollati.
Il Comune è pronto a versare un contributo alle famiglie per gli affitti, con cifre che vanno dai 400 ai 900 euro. “Stiamo raccogliendo anche la disponibilità delle strutture alberghiere affinché poi le famiglie possano decidere. Il contributo di autonoma sistemazione non è il contributo dell’affitto, non è rimborsato un contratto di affitto, ma è uno strumento compatibile con la sistemazione presso parenti, famiglie, che hanno disponibilità ad accogliere queste persone”, ha spiegato il sindaco.
Il Comune non ha a disposizione prefabbricati per ospitare le famiglie di sfollati, ma la soluzione è stata già esclusa per il rischio che gli alloggi venissero occupati a tempo indeterminato com’è successo in passato.
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