Giorgia Meloni, la Cina e la necessità di regole stabili (in un sistema completamente instabile)

La premier italiana Giorgia Meloni è in Cina per una visita istituzionale che sembra avere un solo obiettivo: la stabilità.

Il sistema internazionale basato sulle regole è messo in discussione”, ha detto oggi la presidente del consiglio. Prima di arrivare ad incontrare il presidente Xi Jinping, Meloni ha colloquiato con il presidente del comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp) Zhao Leji ed ha inaugurato la mostra “Viaggio di Conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente” al Millennium Museum di Pechino.

Giorgia Meloni, la Cina e la necessità di regole stabili (in un sistema completamente instabile)
Giorgia Meloni e Xi Jinping (Ansa Foto) – inews24.it

C’è una insicurezza crescente a livello internazionale – ha continuato la premier – e io penso che la Cina sia inevitabilmente un interlocutore molto importante per affrontare tutte queste dinamiche”. Si tratta della prima volta che Giorgia Meloni visita la Cina da quando è presidente del consiglio. E da quando l’Italia è uscita dalla “Nuova via della seta” (Belt and road initiative) lo scorso dicembre. Parliamo dell’iniziativa strategica della Repubblica Popolare Cinese per il miglioramento dei suoi collegamenti commerciali con i Paesi europei ed asiatici.

Per Meloni è necessario “ragionare insieme di come garantire stabilità, di come garantire pace, di come garantire anche un interscambio che continui a essere libero perché per farlo abbiamo bisogno soprattutto che rimanga stabile il sistema di regole nel quale ci muoviamo”. La premier si è così rivolta direttamente a Xi Jinping, ricordando che la visita è stata condotta in occasione del ventennale del partenariato strategico globale Cina-Italia, sottoscritto nel 2004.

Giorgia Meloni in Cina e il ruolo dell’Italia

Tra partenariati da portare avanti e altre iniziative bloccate, insomma, Meloni ha avuto il delicato compito di definire il ruolo dell’Italia sia a livello geopolitico sia commerciale. Una delle chiavi, manco a dirlo, è stata la figura del viaggiatore e scrittore veneziano Marco Polo. “La memoria senza azione non ha un grande valore. – ha continuato la premier – Dalla capacità di osare di Marco Polo è nato un legame secolare e credo che il modo migliore di celebrare la ricorrenza dei 700 anni dalla sua morte rendendo quel legame prima di tutto culturale che si fonda sul rispetto più solido”.

Nello spirito dell’antica Via della Seta, – ha detto Xi Jinping – dobbiamo vedere e sviluppare la relazione bilaterale da una prospettiva storica e strategica, consentire alla comunità internazionale di cercare punti in comune mentre risolvono le differenze ed espandono il terreno comune. E ringiovanire l’antica Via della Seta come ponte di comunicazione tra Oriente e Occidente”.

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