Ieri hanno preso il via le Olimpiadi di Parigi 2024: anche Papa Francesco ha lanciato un appello per la Tregua Olimpica o Ekecheiria.
La tradizione della Tregua Olimpica o Ekecheiria è sempre stata quella di garantire l’interruzione di tutte le ostilità. Consentendo il passaggio e la partecipazione in sicurezza di atleti e spettatori che partecipano ai Giochi Olimpici. La risoluzione Onu per la Tregua Olimpica ribadisce che i valori olimpici di pace, solidarietà e rispetto sono importanti in tutto il mondo oggi come lo erano più di 3mila anni fa. Quando gli antichi Giochi Olimpici si svolsero per la prima volta in Grecia.
Gli obiettivi principali perseguiti dal Comitato Olimpico Internazionale attraverso la Tregua Olimpica sono la mobilitazione dei giovani per la promozione dell’ideale olimpico, l’utilizzo dello sport per contribuire a costruire ponti tra le comunità in conflitto. E, più in generale, la creazione di una finestra di opportunità per il dialogo e la riconciliazione.
“Mentre la pace nel mondo è seriamente minacciata, auspico vivamente che tutti rispettino la Tregua Olimpica, nella speranza di risolvere i conflitti e ripristinare la concordia. Che Dio illumini le coscienze di coloro che sono al potere”, ha scritto Papa Francesco su X. L’antica tradizione greca dell’Ekecheiria, o Tregua Olimpica, è nata nell’VIII secolo a.C. ed è diventata un principio sacro dei Giochi Olimpici.
Nel 1992, il Comitato Olimpico Internazionale ha rinnovato questa tradizione invitando tutte le nazioni a osservare la Tregua. Con la risoluzione 48/11 del 25 ottobre 1993, l’Assemblea generale dell’Onu ha esortato gli Stati membri a osservare la Tregua Olimpica dal settimo giorno prima dell’apertura al settimo giorno successivo alla chiusura di ogni Olimpiade. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dai leader mondiali nel 2015, ha riaffermato che lo sport è un “importante fattore abilitante” dello sviluppo sostenibile.
Il movimento olimpico aspira a contribuire a un futuro di pace per l’umanità attraverso il valore educativo dello sport. Riunisce atleti di tutto il mondo nel più grande degli eventi sportivi internazionali, i Giochi Olimpici. E mira a promuovere il mantenimento della pace, della comprensione reciproca e della buona volontà. Come espressione di questi obiettivi comuni, nel 1998 il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso di far sventolare la bandiera delle Nazioni Unite in tutti i siti di gara dei Giochi Olimpici.
Le Nazioni Unite, da parte loro, stanno ampliando la loro cooperazione con il Comitato Olimpico Internazionale. Inoltre, cooperano con la famiglia olimpica in generale attraverso una serie di accordi e partnership. A partire dal 1994, il Presidente dell’Assemblea Generale ha iniziato a fare un Appello Solenne per l’osservanza di una tregua durante le Olimpiadi.
Dal 2006, l’Onu ha lanciato appelli anche per i successivi Giochi paralimpici. L’appello viene lanciato ogni due anni, poco prima dell’inizio delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi estive o invernali. La risoluzione chiede che la tregua olimpica venga rispettata da sette giorni prima dei Giochi Olimpici del luglio 2024 fino a sette giorni dopo i Giochi Paralimpici.
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