È stato arrestato dalle autorità degli Stati Uniti in Texas il boss del cartello di Sinaloa Ismael “El Mayo” Zambada.
Con il 76enne Zambada è stato catturato anche Joaquín Guzmán López, il figlio di “El Chapo”. La notizia è stata diffusa dal Dipartimento di Giustizia Usa. Zambada è da decenni leader indiscusso del potente cartello di Sinaloa ed è noto per aver gestito il narcotraffico mantenendo sempre un profilo basso. Zambada e López sarebbero arrivati in Texas ad El Paso con un aereo privato consegnandosi poi alle autorità statunitensi. Il governo degli Stati Uniti aveva offerto una ricompensa fino a 15 milioni di dollari per informazioni che portassero alla cattura di Zambada.
“Il fentanil è la minaccia più mortale che il nostro Paese abbia mai affrontato – ha detto il procuratore generale Merrick Garland – e il Dipartimento di Giustizia non si fermerà finché ogni singolo leader, membro e associato del cartello responsabile dell’avvelenamento delle nostre comunità non sarà ritenuto responsabile”. A febbraio El Mayo è stato accusato nel a New York di aver cospirato per produrre e distribuire l’oppioide sintetico. I pubblici ministeri hanno affermato che continuava a guidare il cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni di traffico di droga più violente e potenti al mondo.
Zambada, uno dei boss più longevi del Messico, era considerato lo stratega del cartello, più concentrato sugli aspetti commerciali rispetto a El Chapo Guzmán. Si racconta che il boss abbia conquistato la fiducia della gente di Sinaloa attraverso la sua generosità, sponsorizzando gli agricoltori locali e distribuendo denaro e birra nella sua città natale di El Alamo. Zambada ha iniziato la sua carriera criminale come sicario negli anni ’70. All’inizio degli anni ’90 era uno dei principali attori del cartello Juarez, quando trasportava tonnellate di cocaina e marijuana.
Zambada si è guadagnato la fiducia dei trafficanti colombiani riuscendo a sviluppare una partnership con El Chapo. Per quanto riguarda i figli di quest’ultimo, megli ultimi anni, hanno guidato una fazione del cartello conosciuta come i piccoli Chapos, o “Chapitos“, che è stata indicata come il principale esportatore di fentanil nel mercato statunitense. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), nel 2023 gli Stati Uniti hanno registrato più di 107mila decessi per overdose.
Il fentanyl è stato la causa di circa il 70% di queste morti. La violenza legata al traffico di droga sta provocando il caos in Messico,. Con oltre 450mila persone uccise da quando il governo ha lanciato un’offensiva militare contro i cartelli della droga nel 2006. Tra le vittime ci sono membri delle forze di sicurezza e persino giornalisti criminali.
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