Il numero dei morti sale a tre, le possibili cause del crollo a Scampia

Si chiama Patrizia Della Ragione la terza vittima la terza vittima del crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia. 

È morta oggi, mercoledì 24 luglio, all’ospedale Caldarelli di Napoli dov’era stata ricoverata per un politrauma. Aveva riportato anche la frattura della milza e del bacino.

Crollo Scampia
Crollo Scampia (Ansa Foto) – inews24.it

Patrizia della era la madre di Roberto Abbruzzo, il ventinovenne morto sul colpo la scorsa sera. Macellaio di professione, lascia una figlia di circa due anni. La seconda vittima è invece Margherita Della Ragione, trentacinque anni, anche lei morta in ospedale a causa di un arresto cardiocircolatorio per i traumi riportati. Era la nipote di Patrizia Della Ragione, cinquantatre anni.

Patrizia era anche la nonna di quattro delle sette bambine ricoverate al Santobono. Si contano dodici feriti nel cedimento del ballatoio di collegamento che si trovava al terzo piano ed ha coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo.

I vigili del fuoco dopo aver scavato tra le macerie hanno evacuato i piani alti e sono in corso le verifiche di stabilità dell’edificio. Entro questa sera circa 300 persone potranno tornare a casa. Gli altri 500 invece, verranno trasferiti in 17 strutture che accoglieranno un totale di circa 300 persone. “per gli altri 200 si sta verificando la disponibilità di altre strutture alloggiative e il lavoro procede alacremente”, come ha fatto sapere il prefetto di Napoli Nicola Di Bari.

C’è apprensione per un’altra donna in ospedale, in un letto di rianimazione attivato nel padiglione dell’emergenza del Caldarelli. Un’altra donna è in rianimazione in gravi condizioni, mentre la terza ha riportato una frattura al braccio. lo schiacciamento toracico e si trova in uno stato di choc.

Anche i figli di Patrizia Della Ragione sono ricoverati. Uno di loro in gravi condizioni. Si trovano all’Ospedale del Mare.

Il Caldarelli ha attivato un supporto psicologico per i familiari dei ricoverati. La tragedia di Scampia ha sconvolto tutta l’Italia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato il sindaco Gaetano Manfredi per esprimergli solidarietà. Il giorno dei funerali ci sarà il lutto cittadino a Napoli.

Crollo a Scampia, le indagini sulle cause

Alcuni testimoni avrebbero raccontato che il crollo sarebbe avvenuto mentre era in corso una discussione per futili motivi tra le due famiglie coinvolte. Non è escluso che il peso delle persone sul ballatoio possa aver contribuito al cedimento della struttura già fatiscente. Al momento dagli investigatori e dagli inquirenti non è arrivata nessuna conferma di questa ipotesi.

La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento delle altre, che era stato deciso con l’obiettivo di restituire una situazione più dignitosa ai residenti, cancellando il marchio di Gomorra.

Vele Scampia
Vele Scampia (Ansa Foto) – inews24.it

Le Vele di Scampia sono sette in totale e furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dell’architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, oltre che uno spazio giochi per bambini e altre attrezzature collettive.

Questo nucleo di socializzazione non fu mai realizzato, così l’opera come venne concepita inizialmente fallì. Negli anni le Vele di Scampia sono diventate una delle aree più degradate e dimenticate di Napoli, di camorra e spaccio di droga.

Il Comune di Napoli negli anni scorsi ha deciso di avviare un progetto di riqualificazione, costruendo anche la Facoltà di Laurea di Medicina.

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