Appartengono tutti alla stessa famiglia le persone coinvolte nella tragedia di ieri sera a Scampia, Napoli, dov’è crollato un ballatoio nella Vela Celeste.
Un uomo e una donna sono morti, altre tredici persone sono rimaste ferite, tra cui sette bambini. Due sarebbero in gravi condizioni. Il crollo di è verificato al terzo piano ed ha coinvolto anche i ballatoi del primo e secondo piano che hanno ceduto.
I vigili del fuoco hanno scavato tutta la notte tra le macerie e nelle scorse ore hanno completato l’evacuazione dei piani alti. Circa 800 persone hanno dovuto lasciare le loro case per permettere le verifiche tecniche dell’edificio, che saranno effettuate dai pompieri e dai tecnici del Comune. Dopo i controlli, si valuterà chi potrà tornare a casa.
Tutta l’area interessata al crollo è stata evacuata e non è possibile transitare sui ballatoi fino al termine delle verifiche.
I morti sono Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e Margherita Della Ragione, 35 anni, deceduta nella notte in seguito a un arresto cardiocircolatorio in seguito ai traumi riportati.
Secondo le prime ricostruzioni della tragedia, il ballatoio di servizio al quarto piano, dove presumibilmente si trovava la famiglia coinvolta, si sarebbe distaccato trascinando gli altri sottostanti. Insieme con i vigili del fuoco, sul posto sono giunti i sanitari del 118, la Polstato, i carabinieri della compagnia Napoli Stella e del Nucleo Radiomobile.
I sette bambini sono tutti stati trasferiti in codice rosso in ospedale, al Santobono. Due sono in rianimazione. Gli adulti invece, sono ricoverati negli ospedali Del Mare e Caldarelli.
La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento delle altre, che era stato deciso con l’obiettivo di restituire una situazione più dignitosa ai residenti, cancellando il marchio di Gomorra.
Le Vele di Scampia sono sette in totale e furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dell’architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, oltre che uno spazio giochi per bambini e altre attrezzature collettive.
Questo nucleo di socializzazione non fu mai realizzato, così l’opera come venne concepita inizialmente fallì. Negli anni le Vele di Scampia sono diventate una delle aree più degradate e dimenticate di Napoli, di camorra e spaccio di droga.
Il Comune di Napoli negli anni scorsi ha deciso di avviare un progetto di riqualificazione, costruendo anche la Facoltà di Laurea di Medicina.
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