Save the Children ha stimato che in Italia sono 880mila i bambini esposti al caldo estremo di questo periodo.
Il caldo ha un impatto pericoloso sul benessere di bambine, bambini e adolescenti. L’organizzazione ha preso in considerazione le città classificate come bollino rosso dal Ministero della Salute: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Verona e Viterbo. Il caldo estremo, insomma, ha un effetto negativo sulla salute mentale e fisica dei bambini, compresa la loro capacità di riposare, imparare e giocare.
I bambini in condizione di svantaggio economico sono i più colpiti dal disagio derivante dalle ondate di calore estremo: 2 minori su 5 in Italia vivono in case sovraffollate. Circa il 18% degli 880mila bambini ha meno di 4 anni e risulta essere più vulnerabile ai problemi di salute che le alte temperature possono causare. Questo dato riguarderebbe quasi 160mila bambini e bambine italiani. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), le temperature europee si stanno riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale.
In Italia, il tasso di sovraffollamento delle abitazioni nella fascia 0-17 anni è molto elevato: 2 bambini su 5 rispetto a una media europea del 25%. L’Istat stima che nel 2023 il 9% delle famiglie italiane vivano in abitazioni con anomalie nell’irrigazione dell’acqua, per problemi legati alla rete idrica locale. Queste famiglie, 2,3 milioni, sono prevalentemente residenti nel Mezzogiorno. Sono chiaramente le aree urbane ad essere maggiormente colpite dal surriscaldamento e dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
La probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e i più piccoli rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta. Alberi e spazi verdi mitigano gli effetti delle alte temperature facendo ombra nelle aree urbane e giocano un ruolo importante per regolare e migliorare la qualità dell’aria, assorbendo inquinanti atmosferici. Sarebbero in aumento gli interventi di forestazione urbana e periurbana, con impianti di nuove aree boschive a sviluppo naturale realizzati in 56 capoluoghi di provincia nel 2022 (erano 30 nel 2011).
“In una nostra ricerca – hanno fatto sapere da Save the Children – abbiamo rilevato che le bambine e i bambini dovranno affrontare, in media, un numero di ondate di calore sette volte superiore, un numero doppio di incendi selvaggi e un numero triplo di perdite di raccolti rispetto ai loro nonni”.
L’ong ha chiesto “ai governi nazionali di attuare politiche che limitino il riscaldamento delle temperature a 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, al fine di mitigare l’impatto negativo del cambiamento climatico sui bambini. Sono necessarie, inoltre, politiche che sostengano le comunità ad adattarsi, come i programmi di educazione alla salute nelle scuole e l’implementazione di sistemi di allerta precoce per eventi climatici estremi“.
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