Cos’è la sindrome da rientro? Affligge milioni di Italiani. Come uscirne grazie ai consigli degli esperti.
Le tanto agognate e desiderate vacanze sono terminate e si ricomincia a vivere la quotidianità, fatta di impegni lavorativi, familiari ed incombenze. Per molti, il rientro può essere un vero e proprio trauma, tanto da sfociare nella cosiddetta sindrome da rientro. Non è una patologia, bensì uno stato psicologico transitorio che colpisce coloro che rientrano dalle vacanze. La fine delle ferie segna anche la conclusione di un tempo trascorso senza limitazioni, condizionamenti e abitudini “pesanti”.
In vacanza il ritmo è diverso, c’è più tempo da dedicare alle attività rilassanti e divertenti. Con il recupero delle ordinarie attività fanno capolino la malinconia, la tristezza, il desiderio di tornare in vacanza per godere ancora un po’ della tanto amata libertà. Quando i desideri si scontrano con la realtà, fatta di adempimenti da assolvere, doveri ed oneri da rispettare, si rischia di sviluppare la sindrome da rientro. Gli esperti della salute mentale hanno individuato i sintomi più diffusi che sono: ansia, depressione, tristezza, emozioni che se cronicizzate possono sfociare in stress cronico.
Come affrontare dunque la sintomatologia e combattere questa condizione? Gli esperti ritengono che una lieve tristezza provata in seguito al rientro dalle vacanze è da considerarsi normale. Se però tale condizione dovesse persistere sino a sfociare in sintomi fisici e psicologici è necessario rivolgersi ad un professionista della salute mentale. Se infatti riprendendo la quotidianità dovessero persistere irritabilità, sbalzi d’umore, stanchezza e tristezza persistente tali da impattare negativamente sullo svolgimento delle ordinarie attività è imprescindibile chiedere aiuto.
Nel frattempo è opportuno imparare a gestire lo stress con piccole ma efficaci azioni quotidiane. È importante trovare un po’ di spazio per dedicarsi alla cura di se stessi, coltivando passioni e hobby che inducono un immediato senso di benessere. Altresì, gli esperti ritengono che praticare l’attività fisica è indispensabile per combattere la tristezza, svolgendo dunque anche una semplice attività aerobica come una passeggiata, non solo si combatterà la sedentarietà, ma si tornerà pian piano a sorridere.
Infine, occorre prestare particolare attenzione all’alimentazione e al sonno. Scegliere con cura gli alimenti da portare sulle proprie tavole è importante per avere l’energia sufficiente per affrontare il carico di lavoro. Anche godere di un buon sonno ristoratore è indispensabile. Inoltre la meditazione è efficace contro la sindrome da rientro, infatti combatte ansia e tristezza.
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