Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo fino al 2027, al primo turno con 562 voti, cioè la maggioranza assoluta.
I voti sono stati effettuati a scrutinio segreto per due candidate alla presidenza. Metsola continuerà a guidare l’Europarlamento per i primi due anni e mezzo della decima legislatura.
Irene Montero, l’altra candidata alla carica per La Sinistra, ha ottenuto 61 voti. Il totale dei voti è stato 699, di cui 76 schede bianche o non valide. “Insieme, dobbiamo difendere la politica della speranza, il sogno dell’Europa”, ha dichiarato Metsola rivolgendosi alla Camera dopo la sua elezione.
“Voglio che i cittadini ritrovino la convinzione e l’entusiasmo per il nostro progetto. La convinzione nel rendere il nostro spazio comune più sicuro, più giusto e più equo. La convinzione che insieme siamo più forti e migliori. La convinzione che la nostra sia un’Europa per tutti”.
Roberta Metsola è nata a Malta nel 1979 ed è eurodeputata dal 2013. È stata eletta prima vicepresidente nel 2020 e quando è morto David Sassoli, è stata vicepresidente ad interim fino al 18 gennaio 2022, giorno in cui è stata scelta come presidente.
Metsola è la terza donna presidente del Parlamento europeo, dopo Simone Veil e Nicole Fontaine. “La tendenza all’essere uniti è una delle costanti della storia” disse Alcide de Gasperi 70 anni fa. “Parliamo, scriviamo, insistiamo, non lasciamo un istante di respiro; che l’Europa rimanga l’argomento del giorno” Mi faccio eco delle sue parole che dobbiamo ricordare in questa legislatura”, ha aggiunto Metsola.
Il voto per Metsola ha unito la maggioranza di governo. Hanno votato per lei Forza Italia (come Ppe) e anche Ecr, meloniani inclusi. Lo stesso ha fatto la Lega, anche se i Patrioti sono all’opposizione. Hanno votato per lei anche i partiti italiani di opposizione, come il Pd e il gruppo S&D. Tra i Verdi l’indicazione era libertà di voto ma è probabile che abbiano votato in gran parte per lei.
In The Left, dove ci sono Sinistra e M5S, l’indicazione era scegliere Montero, anche se il voto era segreto.
Eletti anche i primi 11 dei 14 vicepresidenti. Sono passati al primo turno l’eurodeputata tedesca Sabine Verheyen (Ppe) con 604 voti, la polacca Ewa Kopaczm (Ppe) con 572 e lo spagnolo Esteban Gonzalez Pons (Ppe) con 478; l’eurodeputata tedesca Katarina Barley (S&D) con 450 voti; Pina Picierno (S&D) con 405, il romeno Victor Negrescu (S&D) con 394; l’eurodeputato di Renew Martin Hojsik con 393. Eletti anche Christel Schaldemose (S&D) con 378 voti, Javi Lopez (S&D) con 377, Sophie Wilmes (Renew) con 371 preferenze e Nicolae Stefanuta (Verdi) con 347 voti.
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