Da giorni sono in corso i colloqui per arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: la svolta potrebbe esserci nelle prossime ore.
Intanto, però, continuano gli attacchi dello stato ebraico nella Striscia. Hamas ha denunciato che sono stati ritrovati 60 corpi tra le macerie a Gaza City. Sul fronte internazionale, gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti per i palestinesi. Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, invece, ha parlato di una “missione di pace” a guida araba già pronta a partire alla volta della Striscia.
Partiamo proprio dai colloqui per fare il punto. Media americani, citando alti funzionari Usa, hanno descritto un piano sul quale Israele ed Hamas potrebbero convergere. Si tratta dell’istituzione di un “governo ad interim” a Gaza come parte della seconda fase di un potenziale accordo che porterebbe alla fine della guerra nella Striscia e al rilascio degli ostaggi rimasti.
Nell’ambito della governance provvisoria né Israele né il movimento islamista palestinese governerebbero Gaza. La sicurezza sarebbe garantita da una forza addestrata dagli Stati Uniti e sostenuta da alleati arabi moderati, costituita da circa 2.500 sostenitori dell’Autorità nazionale palestinese (Anp, con sede a Ramallah) a Gaza che sono già stati identificati e confermati da Israele. Hamas avrebbe detto ai mediatori egiziani e qatarioti di essere “pronto a cedere il controllo nel quadro di un accordo su un governo ad interim“.
I colloqui si stanno tenendo proprio tra Qatar, a Doha, ed Egitto, al Cairo, dov’è attesa una delegazione israeliana già questa sera. A Doha sono state discusse le clausole dell’accordo sulla restituzione degli ostaggi. E le modalità di attuazione dello schema di cessate il fuoco, garantendo nel contempo tutti gli obiettivi della guerra. La delegazione, come confermato dall’ufficio del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, sarà composta direttore dell’agenzia per la sicurezza interna di Israele, Shin Bet, Ronen Bar, insieme a rappresentanti delle Forze di difesa di Israele (Idf).
Hamas ha però accusato Israele di ritardare i negoziati: ”Non siamo ancora stati informati dai mediatori di nulla di nuovo riguardo ai negoziati. Israele continua la sua politica di procrastinare per guadagnare tempo, con l’obiettivo di ostacolare questo ciclo di colloqui, come è avvenuto nei cicli precedenti”. Come già accennato, la protezione civile di Gaza ha denunciato il ritrovamento di 60 corpi tra le macerie nel quartiere di Shujaiya, a Gaza City.
Striscia di Gaza: conclusa l’operazione nel quartiere Shujaiya
Sempre stamattina l’Idf ha ucciso due presunti funzionari di alto livello di Hamas in un attacco effettuato nella notte. Le forze israeliane hanno identificato i due funzionari come: Hassan Abu Kuik, capo della sicurezza operativa per la regione centrale di Gaza; e Naser Mehanna, un comandante di squadra dell’intelligence militare del gruppo islamista. Israele ha comunque concluso l’operazione durata due settimane nel quartiere Shujaiya.
Gli Stati Uniti hanno poi annunciato lo stanziamento di 100 milioni di dollari in aiuti ai palestinesi. L’Italia invece è pronta a inviare soldati a Gaza per un’eventuale missione di pace a guida araba. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei lavori del vertice Nato di Washington.