Le celebrazioni in corso a Washington per i 75 anni della Nato hanno all’ordine del giorno il ruolo chiave dell’Ucraina in Europa.
“La Nato fu fondata per proteggere la democrazia e noi siamo qui per rinnovare quell’impegno. Oggi la Nato è più potente che mai“, ha detto il presidente Usa Joe Biden nel discorso al vertice dell’Alleanza Atlantica. Il discorso scorreva su un gobbo, ma Biden è comunque apparso energico e non ha mai perso il filo. Il presidente Usa era anch’egli alla prova ieri, dopo che nei giorni scorsi aveva perso il dibattito con il suo rivale repubblicano Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca.
“Quando siamo stati attaccati l’11 settembre l’articolo 5 è stato invocato per la prima volta e i nostri alleati ci sono venuti in soccorso e noi non dimenticheremo. – ha continuato Biden – La Russia non prevarrà, l’Ucraina prevarrà”. In base all’articolo 5, infatti, le nazioni della Nato “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte”.
In apertura dell’evento commemorativo c’è stato un incontro tra il segretario di Stato Antony Blinken e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. I due hanno discusso dei progressi significativi nella condivisione degli oneri, con oltre due terzi degli alleati che ora rispettano l’impegno di destinare il 2% del Pil alla spesa per la difesa, ma non solo. Giovedì al vertice si discuterà della “costruzione di un ponte” per l’adesione dell’Ucraina, attualmente in guerra con la Russia dopo l’invasione del 2022, alla Nato.
All’indomani dell’attacco ad un ospedale pediatrico a Kiev, l’Alleanza atlantica alza la voce contro Vladimir Putin. Rafforzando il suo impegno nei confronti di Volodymyr Zelensky. E garantendogli il tanto agognato ingresso nel patto difensivo più duraturo della storia.
L’Ucraina sarà il 33esimo membro della Nato
Secondo indiscrezioni, nella dichiarazione finale del vertice la Nato userà il termine “irreversibile” per definire il percorso di Kiev verso l’adesione. Verrà stabilita questa volta nero su bianco una scadenza. Una volta attuate tutte le riforme democratiche, l’Ucraina potrebbe essere quindi il 33esimo membro della Nato. “L’Alleanza vede la Russia come suo nemico e avversario. E partecipa al conflitto in Ucraina, lottando per l’Ucraina“, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
Sempre ieri Usa, Italia, Germania, Romania e Olanda con una nota congiunta hanno annunciato che forniranno a Kiev ulteriori sistemi di difesa aerea strategica. Nello specifico: batterie Patriot aggiuntive donate da Stati Uniti, Germania e Romania; componenti Patriot donati dai Paesi Bassi e da altri partner per consentire il funzionamento di una batteria Patriot aggiuntiva; e un ulteriore sistema Samp-T donato dall’Italia. “Ci siamo concentrati molto su un tema importante come le difese aeree. Difendono soprattutto i civili e le infrastrutture critiche che la Russia continua ad attaccare. All’Italia è stato riconosciuto un ruolo importante”, ha commentato la premier Giorgia Meloni.