L’Osservatorio dell’Etna di Catania dell’Ingv ha confermato che l’attività di fontana di lava dal cratere Voragine si è affievolita.
Dopo la pausa nella giornata di sabato, il vulcano Etna ieri è tornato a farsi sentire con una nuova eruzione. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha segnalato che l’attività stromboliana del cratere Voragine si era ulteriormente intensificata, dando vita a una fontana di lava che ha prodotto una nube di cenere. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto un livello molto alto.
“Quelle dello Stromboli e dell’Etna sono due attività che stanno mettendo a dura prova l’osservatorio Ingv di Catania. – ha spiegato il vulcanologo dell’Ingv Mario Mattia – Tra Etna e Stromboli non ci sono collegamenti. Non esiste un serbatoio unico tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”.
Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico dell’Etna era localizzato a est della Voragine a una elevazione di circa 2.800 metri sul livello del mare. L’Anas ha reso noto che da tre giorni il suo personale e i suoi mezzi sono in azione per rimuovere la cenere vulcanica lungo i tratti interessati dalla cenere vulcanica in provincia di Catania.
L’attività di fontana di lava si è poi gradualmente affievolita ed è cessata. Dopo la fine dell’attività parossistica è continuata per circa un’ora attività stromboliana, che è anch’essa andata attenuandosi. L’attività parossistica ha prodotto una colonna eruttiva alta circa 9mila metri sul livello del mare. Si è propagata in direzione est provocando una cospicua ricaduta di cenere su diversi abitati dell’area orientale etnea.
L’attività ha inoltre prodotto una colata lavica che è tracimata dall’orlo nord occidentale del cratere Bocca Nuova. Sono state osservate anche delle sporadiche emissioni di cenere dal Cratere di sud est che si sono rapidamente disperse in atmosfera. Sono in atto rilievi di campagna da parte di personale Ingv.
Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico durante la fase di massima ampiezza era localizzato in un volume a est del cratere Voragine a una elevazione compresa tra circa 2.700 e i 2.900 m sul livello del mare. L’ampiezza degli eventi infrasonici e del tremore infrasonico si sono mantenuti su un livello alto e sono stati localizzati al cratere Voragine. Successivamente, si è osservato un rapido decremento, anche della frequenza di accadimento, fino al cessare degli eventi infrasonici e del tremore infrasonico.
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