In una nota questa mattina l’Antitrust ha fatto sapere di aver chiuso l’istruttoria sulle uova pasquali di Chiara Ferragni.
Le società di Chiara Ferragni verseranno quindi 1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate“. Tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni valutati positivamente e resi vincolanti nei loro confronti dall’Antitrust. L’impegno più rilevante prevede che siano devoluti a I Bambini delle Fate, nell’arco di tre esercizi finanziari, almeno 1,3 milioni. Parliamo del 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1,2 milioni per il triennio.
“Il primo impegno consiste in un contributo economico volontario che è quindi una donazione e non una sanzione. Per un minimo di 1 milione e 200mila euro a favore dell’impresa sociale i bambini delle fate. – ha detto Ferragni su Instagram – L’autorità ha chiuso la vicenda accogliendo gli impegni su cui Tbs Crew e Fenice hanno lavorato negli ultimi mesi”.
Intanto ci sono novità anche sulla vicenda del pandoro-gate, che precedeva quella delle uova. Sono stati formalmente notificati gli atti di rinuncia al Tar del Lazio al ricorso amministrativo. Chiara Ferragni e le società a lei riconducibili, Fenice srl e Tbs Crew srl, contestavano il provvedimento. Provvedimento con cui lo scorso dicembre l’Antitrust ha inflitto una sanzione di oltre un milione di euro. La presunta pubblicità ingannevole era legata alla vendita del pandoro “Pink Christmas”.
Tornando al caso delle uova, l’istruttoria era stata avviata nei confronti delle società riconducibili all’influencer. Quindi Fenice, Tbs Crew e Sisterhood, ma anche di Cerealitalia, società produttrice del dolce e titolare del marchio “Dolci Preziosi”. Anche da Cerealitalia arriveranno 100mila euro a I Bambini delle Fate. Il caso era salito alla ribalta delle cronache lo scorso gennaio. E riguardava la diffusione delle comunicazioni commerciali con cui sono state pubblicizzate le uova griffate Ferragni in occasione delle festività pasquali 2021 e 2022.
Alla vendita del dolciume era associata un’iniziativa benefica a favore dell’impresa sociale I Bambini delle Fate. Tramite l’istruttoria, l’Autorità intendeva verificare se le informazioni potessero indurre i consumatori a ritenere che, acquistando le uova Ferragni, avrebbero contribuito a sostenere economicamente l’impresa sociale I Bambini delle Fate.
Chiara Ferragni, l’Antitrust continuerà a vigilare
Le società si sono anche impegnate a separare in modo netto e permanente le attività con finalità commerciali (promozione e vendita di prodotti e/o servizi) da quelle con finalità benefiche. In modo da eliminare alla base ogni rischio di diffondere comunicazioni commerciali non corrette sull’eventuale contributo che i consumatori possono fornire a iniziative benefiche tramite l’acquisto di prodotti o servizi.
L’Autorità verificherà la piena e corretta attuazione degli impegni da parte delle società, e in caso di inottemperanza, oltre a riaprire il procedimento, potrà applicare una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 milioni di euro. Nonché, qualora l’inottemperanza sia reiterata, disporre la sospensione dell’attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni. Il Codacons ha espresso soddisfazione per la chiusura del caso.