Una prima sentenza sugli stupri delle due cuginette a Caivano è stata pronunciata oggi dal Tribunale di Napoli Nord.
Pasquale Mosca, 20 anni, è stato condannato a 13 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione. Giuseppe Varriale, 19 anni, a 12 anni, 5 mesi e 10 giorni. Le richieste della Procura di Napoli Nord erano di 12 anni per Mosca, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, e di 11 anni e 4 mesi per Varriale, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato.
La sentenza, la prima sulla vicenda che ha scosso l’Italia intera la scorsa estate, è stata emessa al termine di una camera di consiglio di alcune ore. Il giudice ha anche inflitto una provvisionale di 50mila euro immediatamente esecutiva, per le due piccole vittime. Somma che dovrà essere erogata da ciascuno dei due imputati. Mosca e Varriale dovranno anche corrispondere 20mila euro per ciascuno dei genitori (mamma e papà) della più piccola delle due vittime. Disposta anche l’interdizione perpetua per entrambi gli imputati. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 30 giorni.
“Per la prima volta, i genitori della più piccola delle due vittime – ha detto l’avvocato Clara Niola, legale della mamma della più piccola delle due cuginette – possono emettere un sospiro di sollievo innanzi alle condanne che hanno ricevuto gli imputati maggiorenni. Io e i suoi genitori abbiamo sempre confidato nel lavoro della magistratura. Alla quale ci siamo affidati sin dal momento germinale del processo”.
L’avvocato Niola ha ritenuto che la sentenza sia stata equilibrata rispetto ai fatti di reato contestati. “Restiamo ora in attesa delle motivazioni. – ha concluso Niola – Per conoscere le argomentazioni logico-giuridiche poste alla base del le condanne emesse dal Tribunale ordinario. Così come restiamo in attesa del dispositivo che il Tribunale minorile partenopeo emetterà nei prossimi giorni“.
Stupri di Caivano, la pm: “Nessuna attenuante”
Nella requisitoria la pm Claudia De Luca aveva chiesto che non venissero concesse attenuanti. Bisogna ricordare che sono nove i ragazzi imputati in diversi procedimenti. Tre minorenni all’epoca dei fatti (uno dei quali nel frattempo ha compiuto 18 anni) sono imputati nel processo abbreviato in corso davanti al Tribunale per i minorenni di Napoli. Per altri quattro minorenni si attende la pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto Caivano. I due maggiorenni erano invece imputati nel processo al Tribunale di Napoli Nord.
Dopo avere appreso della sentenza, con la quale sono state condannati due dei nove ragazzi accusati di avere abusato della figlia, sono scoppiati in lacrime la mamma e il papà della bimba più piccola vittima di stupro la scorsa estate a Caivano. I due genitori, che sono separati, non erano presenti alla lettura del dispositivo.