La Commissione giustizia al Senato ha dato il via libera al disegno di legge per il reato universale di maternità surrogata.
Il gruppo Palazzo Madama ha concluso l’esame degli emendamenti e le dichiarazioni di voto ed ha dato il via libera al relatore affinché il ddl arrivi in Aula. Le opposizioni sono contrarie, mentre tutto il centrodestra è favorevole.
Il provvedimento porta la firma di Fratelli d’Italia ed è stato fortemente voluto la premier Giorgia Meloni. Era approdato in Aula alla Camera il 26 luglio. Martedì era stato respinto l’emendamento della Lega che prevedeva l’inasprimento delle sanzioni, con la reclusione fino a 10 anni e una multa fino a 2 milioni di euro.
“Con questo provvedimento diciamo basta al business esecrabile di commercializzazione del corpo femminile e di bambini. È una battaglia di civiltà e libertà”. Sono le parole di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Le opposizioni hanno espresso tutto il loro dissenso verso il provvedimento, sottolineando che mentre il reato universale di maternità surrogata è stato calendarizzato velocemente, non è così per il fine vita. “La maggioranza ha voluto approvare a tutti i costi il reato universale di maternità surrogata, una proposta di legge irragionevole, a rischio di incostituzionalità e inapplicabile”. Commenta così la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, che sottolinea come il provvedimento non rispetti i diritti dei bambini nati da maternità surrogata ed eviti il dibattito sulle coppie omogenitoriali e adozioni da parte di persone single.
Secondo l’attuale legge, la 40 del 19 febbraio 2004, in Italia è vietata la maternità surrogata, che viene punita con pene fino a due anni e multe fino a un milione di euro. Nonostante questo, molte persone ricorrono a questa pratica all’estero. Ora il governo Meloni ha intenzione di renderlo in reato universale, dunque perseguibile in Italia anche se la maternità surrogata ha luogo all’estero.
Mentre va avanti l’iter per l’introduzione di questo provvedimento, Maurizio Gasparri di Forza Italia rilancia la proposta di legge sul reddito di maternità, che consiste nell’elargire 1000 euro al mese per un anno a donne in difficoltà economiche e con un Isee fino a 15mila euro se rinunciano ad abortire. “Non ho chiesto il permesso a nessuno, se non alla mia coscienza”, ha spiegato il capogruppo degli azzurri al Senato.
La proposta di legge prevede anche che per ogni figlio scatterebbe una maggiorazione di 50 euro al mese e 100 con ogni figlio con disabilità fino a 18 anni.
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