Matrimonio, riservatezza e niente tatuaggi: il regolamento per i lavoratori della Fabbrica di San Pietro

Nelle scorse ore è stato diffuso il nuovo regolamento per l’assunzione del personale della Fabbrica di San Pietro in visita del Giubileo.

Tra i tenti punti elencati c’è anche il professare la fede cattolica e vivere secondo i suoi principi nonché l’attestato di impegno religioso, morale e civile rilasciato dal rispettivo parroco o da altra autorità religiosa per i coniugati certificato di matrimonio canonico. E poi niente tatuaggi, piercing e ossequio al segreto e riservatezza. Addetti e dirigenti infatti sono obbligati ad osservare rigorosamente il segreto d’ufficio.

Matrimonio, riservatezza e niente tatuaggi: il regolamento per i lavoratori della Fabbrica di San Pietro
Lavori in corso per il Giubileo (Ansa Foto) – inews24.it

I dettagli sono stati riportati nelle scorse ore sulle pagine de Il Messaggero. Il regolamento fa parte dello Statuto dell’istituzione vaticana ed è dedicato ai cosiddetti “Sampietrini”. Parliamo di storiche maestranze che da sempre si occupano del mantenimento del luogo di culto, che per gli impiegati assunti ai vari livelli della Fabbrica, un organismo amministrativo nato con la stessa basilica michelangiolesca.

Si tratta di precise norme di comportamento e divieti. Ad esempio il personale di ruolo, al momento della nomina o dell’assunzione, deve emettere la professione di fede. E prestare il giuramento di fedeltà e di osservanza del segreto di ufficio dinanzi al Presidente o al Segretario

Il personale della Fabbrica, inoltre, si impegna a osservare una esemplare condotta religiosa e morale, anche nella vita privata e familiare, in conformità alla dottrina della Chiesa. Per il decoro poi sono banditi tatuaggi a vista della pelle ed elementi di body piercing. I lavoratori non possono dare a chi non ne abbia diritto informazioni relative ad atti o a notizie di cui siano venuti a conoscenza a causa del loro lavoro o servizio.

Vietato anche asportare documenti originali, fotocopie, copie elettroniche o altro materiale d’archivio e di lavoro e usare indebitamente i timbri e la carta intestata d’ufficio. Un forte richiamo obbligatorio al decoro, alla diligenza e alla responsabilità per chi si trova a contatto con migliaia di turisti.

Fabbrica di San Pietro: l’obbligo di riservatezza

I dipendenti laici potranno essere licenziati o sospesi se vengono trovati a divulgare informazioni a estranei su quello che accade dentro la basilica. Non possono ricevere più estranei in ufficio. Vietato poi usare indebitamente i timbri e la carta intestata o i software informatici della Fabbrica per scopi di natura privata.

Il personale della Fabbrica, inoltre, si impegna a osservare una esemplare condotta religiosa e morale
Vaticano, San Pietro (Ansa Foto) – inews24.it

I Sampietrini muratori, pontaroli, idraulici, carrellisti, falegnami, elettricisti, pittori, marmisti, fabbri o manovali che svolgono lavori per la manutenzione della struttura sono chiamati a curare particolarmente il loro aspetto esteriore. Sono tenuti ad indossare un abito decoroso e consono all’attività da svolgere. Il vestiario uniforme deve essere usato solamente durante il servizio. I Sampietrini con l’uniforme lacera o macchiata, ovvero che facciano uso dell’uniforme fuori servizio, incorrono nelle sanzioni disciplinari.

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