Il cielo giallo torna a sovrastare diverse aree d’Italia. Da cosa è causato il fenomeno e quali sono i rischi per la salute.
Insieme al caldo, torna anche il fenomeno del cielo giallo che nelle scorse settimane ha preoccupato moltissimo il popolo del web e causato la diffusione di teorie complottiste. Ma non si tratta di un fenomeno nuovo. Al contrario, negli ultimi anni è sempre più frequente.
Il cielo giallo è causato dalle nubi di sabbia provenienti dal deserto del Sahara, che si mescolano con l’atmosfera, con la pioggia e addirittura con la neve. Negli ultimi mesi abbiamo osservato questo fenomeno ad aprile, poi a metà giugno, sulle vette delle Dolomiti e sulla Marmolada.
Secondo le previsioni di questo weekend, il cielo giallo tornerà e con esso anche il caldo record che però durerà poco, fino a che non si sconterà con una nuova perturbazione di temporali.
Le polveri sarahiane sono composte da particelle minerali come il silicio, il calcio, l’alluminio e il ferro e viaggiano per migliaia di chilometri grazie al vento. Esse arrivano in Europa meridionale, Italia inclusa, insieme con il caldo africano e possono variare di dimensioni, oltre che avere effetti diversi sulla salute.
Come già scritto, non si tratta di un fenomeno nuovo. Negli ultimi anni infatti, si sta ripetendo molto spesso sul Mediterraneo grazie alla presenza dell’anticiclone africano. Ciò è possibile a causa del cambiamento climatico, che fa in modo che qui da noi arrivi il caldo africano e non più l’anticiclone delle Azzorre.
Le zone europee più colpite sono quelle tra la Penisola Iberica e l’Oceano Atlantico. Oggi, domenica 30 giugno, in Italia il cielo potrebbe diventare giallo su alcune regioni del Nord, sul versante adriatico e in alcune zone del Sud. Tra il 2 e il 3 luglio è probabile che si fermi in Calabria e in Sicilia.
Ciò causa, com’è noto, un caldo sempre più forte, ma anche il fenomeno del cielo giallo. Questo fenomeno non ha nulla a che vedere con il complottismo di chi sostiene che la sabbia venga gettata dagli aerei. Tuttavia, anche se naturali, queste polveri peggiorano la qualità dell’aria. I soggetti più a rischio sono i bambini, ma anche gli anziani e i cardiopatici, e chi soffre di malattie respiratorie, ad esempio l’asma.
I bambini sono particolarmente a rischio perché i loro sistemi respiratori e immunitari sono ancora in fase di sviluppo e perché passano più tempo all’aperto rispetto agli adulti.
Al cielo giallo si aggiunge il caldo estremo che sta colpendo molte Regioni italiane, con temperature altissime, superiori anche di 12 gradi rispetto alla normalità. Esso, secondo la Società italiana di medicina ambientale, può provocare crampi, svenimenti, edemi, ma anche aggravare malattie già esistenti, congestione e disidratazione.
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