Da alcuni giorni molte persone si sono rivolte ai pronto soccorso sulle sponde del Lago di Garda: il responsabile sarebbe un virus.
È dunque scattato l’allarme nel Comune di Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Garda, dove in questi giorni si sono verificati centinai di casi di gastroenterite. Il Comune ha vietato l’utilizzo dell’acqua potabile, dunque proveniente dalla rete acquedottistica, anche per scopi alimentari. Si sospetta che i casi di gastroenterite siano dovuti al norovirus, una delle cause più comuni per questa patologia.
Il Comune di Torri del Benaco è ancora in attesa degli esiti delle analisi sui campioni prelevati da diversi punti della rete dell’acquedotto. Stando alle prime informazioni sarebbero circa 50 le persone che tra giovedì e venerdì si sono rivolte ai pronto soccorso degli ospedali di Peschiera del Garda, Villafranca, Bussolengo e Malcesine per sintomi quali nausea, vomito e diarrea. Per nessuno di loro si è reso necessario il ricovero.
Altre persone del luogo si sono rivolti ai medici di base, o alle farmacie della zona. Complessivamente si stimano circa 300 i casi di gastroenterite. In due campioni analizzati, prelevati in pazienti rivoltisi al pronto soccorso, è stata identificata la presenza del norovirus.
Il sindaco Stefano Nicotra, intanto, ha annunciato che il Comune distribuirà gratuitamente l’acqua ai residenti e agli anziani sarà portata direttamente a casa. La decisione segue l’ordinanza di ieri di divieto di far uso potabile e personale dell’acqua che esce dai rubinetti in tutto il territorio comunale. Da sottolineare che la rete idrica comunale pesca acqua da lago, come altri tre Comuni lacustri, e dalle prime analisi sarebbe contaminata da norovirus.
Casi analoghi si erano già registrati sia sulla sponda bresciana che su quella trentina. Le autorità sanitarie stanno indagando per risalire alle cause della contaminazione. Una delle ipotesi è che acque reflue della rete fognaria, stressata dall’ondata di maltempo che ha colpito il Garda nei giorni scorsi, siano entrate in contatto con l’acqua pescata dall’acquedotto.
Da ricordare, infatti, che nei giorni scorsi si sono abbattuti sul nord Italia e sul centro oltre cinquanta nubifragi. In particolare, secondo i dati diffusi da Coldiretti, l’altezza idrometrica del Lago di Garda ha superato i massimi storici, per una percentuale di riempimento pari al 107%. Dunque l’emergenza norovirus sarebbe una diretta conseguenza dei temporali, segnalati anche da allerte con fiumi e laghi sorvegliati speciali.
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