La paura più diffusa tra le ragazze è quella di subire un’aggressione fisica: di 6 su 10 evitano i mezzi pubblici dopo una certa ora.
Non solo, altri accorgimenti riguardano lo stare al telefono con qualcuno tornando a casa e prediligere abiti più “discreti”. Solo solo alcuni dei risultati emersi dall’indagine di Eumetra, realizzata su un campione di giovani donne e uomini tra i 16 e i 25 anni. Eumetra, che si occupa di ricerche sociali e di marketing, ha svolto lo studio per conto di Telefono Donna Italia, il centro Antiviolenza attivo a livello nazionale che da oltre 30 anni sostiene le donne vittime di maltrattamenti.
Il quadro che ne emerge è allarmante. Il 66% delle giovani donne italiane ha il timore di vivere sulla propria pelle episodi di violenza o molestie. Più di 6 su 10 mettono in atto strategie preventive, come evitare di prendere mezzi pubblici nelle ore serali e notturne o indossare abiti più coprenti. Secondo 4 ragazze su 10, i social influenzano negativamente l’immagine della donna e oltre la metà di loro ritiene che favoriscano comportamenti offensivi.
Allarmante anche la percezione in ambito musicale. I testi delle canzoni trap, secondo il 40% delle ragazze, contribuiscono a veicolare un’immagine poco rispettosa delle donne. 6 ragazze su 10 affermano di aver ricevuto atteggiamenti sgraditi a prescindere dall’abbigliamento. L’assunzione di alcol o droghe, quindi uno stato di alterazione, per le donne non può essere considerata causa né giustificazione di un’aggressione a sfondo sessuale.
Inoltre il 56% delle ragazze afferma di aver paura di un partner geloso perché è una potenziale minaccia. Quasi 3 su 10 hanno fatto delle rinunce, ad esempio, sul tipo di abbigliamento e sulla vita sociale, per “accontentare” il proprio partner.
Gli uomini secondo lo studio la pensano in maniera diametralmente opposta rispetto alle donne ed anche le narrazioni sono molto diverse. Solo 1 ragazzo su 10 attribuisce ai social la responsabilità della creazione di una visione negativa della donna e solo 2 su 10 ritengono che abbiano la loro parte nell’incoraggiare atteggiamenti sessisti. Stesso discorso per le canzoni trap. “Sembra che i giovani uomini – hanno fatto sapere da Eumetra – manifestino una sensibilità meno sviluppata sul tema e profonde differenze nella percezione e nell’esperienza nei confronti del tema della violenza”.
3 ragazzi su 10, infatti, dichiarano che vestirsi “in un certo modo” attira comportamenti offensivi, mentre 6 ragazze su 10 affermano di aver ricevuto atteggiamenti sgraditi a prescindere dall’abbigliamento. Anche l’assunzione di alcol o droghe è, secondo i ragazzi, un fattore che aumenta il rischio di aggressioni. Circa la metà del campione maschile ritiene la donna colpevole se rimane con un uomo violento senza denunciare, suggerendo implicitamente una sua diretta responsabilità nelle violenze subite.
Infine, i sentimenti. Le informazioni acquisite derivano, in primo luogo, da internet ma, soprattutto tra le giovanissime (tra i 16 ed i 17 anni) ed i ragazzi, è presente anche la figura di insegnanti e genitori. Guardando, invece, al tema dell’educazione sessuale, gli adulti diventano un canale informativo decisamente meno prioritario. Il passaparola e internet/social la fanno, in generale, da padroni ed in particolare la pornografia viene considerata un canale d’informazione da ben 4 ragazzi su 10 (a fronte di sole 2 ragazze).
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