Filippo Turetta: 225mila messaggi a Giulia in circa due anni. Prima di ucciderla le scattò 52 foto

Oltre 225mila messaggi in circa due anni. Più di 300 al giorno, tredici all’ora. Filippo Turetta li ha inviati tutti a Giulia Cecchettin da gennaio 2022 a novembre 2023.

Il conto è inquietante e arriva dalla Procura di Venezia e dai carabinieri, che indagano sul femminicidio della giovane, avvenuto per mano dell’ex fidanzato l’11 novembre. Alla raffica di messaggi si aggiungono anche le 52 foto scattate da Filippo Turetta dalle 18 e le 21 nel giorno della morte della ragazza.

Filippo Turetta mandò 225mila messaggi a Giulia in meno di due anni
Filippo Turetta mandò 225mila messaggi a Giulia in meno di due anni (Ansa Foto) – inews24.it

Le ultime immagini di Giulia Cecchettin sono custodite sulla memoria del telefono del suo assassino e nei frame delle telecamere di videosorveglianza del centro commerciale di Marghera La nave de vero, dov’erano andati a dare shopping per il giorno della laurea di Giulia.

In quei frame la ragazza sembra non sorridere più, mentre prova i vestiti oppure è seduta al bar. Poche ore dopo aver scattato dei selfie col suo telefono, Filippo Turetta ha ucciso brutalmente Giulia Cecchettin, ha cercato di nascondere il cadavere ed è fuggito in Germania, dov’è stato arrestato alcuni giorni dopo.

Di quel pomeriggio il giovane ha parlato al pubblico ministero Andrea Petroni: “Abbiamo girato per i negozi, Giulia ha comprato un paio di scarpe e una gonna, mi sembra. La gonna l’ha acquistata da Zara e le scarpe da Primark. Io non ho comprato nulla. Abbiamo pensato di cenare lì, al Mc Donald’s. Abbiamo cenato chiacchierando del più e del meno”.

I messaggi allarmanti di Turetta a Giulia Cecchettin

Dalle indagini sono emersi messaggi altrettanto allarmanti, mandate in onda da Quarto Grado su Rete Quattro. In esse la giovane tentava invano di far ragionare l’ex e palesava la paura nei suoi confronti: “È un meccanismo di controllo: malato anche questo. Pippo, sei ossessionato, Signore! Sei uno psicopatico”, diceva Giulia nei vocali pochi giorni prima che lui la uccidesse.

Mi controlli continuamente. Mi controlli! Un paio di volte ti sei fatto trovare dove ero io senza che io ti dicessi tipo: sono in fermata o sono “ad cazzum”, ok? Guardi cosa faccio. Ci sono cose che voglio tenermi per me, perché mi spaventa quello che potresti fare”. 

Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del centro commerciale di Marghera la sera del femminicidio di Giulia Cecchettin
Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del centro commerciale di Marghera la sera del femminicidio di Giulia Cecchettin (Ansa Foto) – inews24.it

Dal telefono di Turetta sono emerse conversazioni in cui lui è convinto e ossessionato dal fatto che lei potesse frequentare qualcuno. “Dai, per favore, almeno puoi dirmi se hai iniziato a scriverti con qualche tipo? Siamo migliori amici, Giulia, per favore. Non hai negato neanche, quindi vuol dire che è vero? È un sì?”. A questi messaggi, la vittima rispondeva: “Pippo, sinceramente col cazzo che vengo a dire a una persona che mi stalkera cosa sto facendo con il mio cazzo di Whatsapp, finché mi controlli”. 

E lui insisteva: “Giulia, sto malissimo, ti prego, mi stai distruggendo. Non puoi più scrivermi la buonanotte perché la stai scrivendo a lui?”. E ancora: “Sono uno stecco, Giulia, non mangio da due giorni. Come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, mi sembra una cosa violentissima nei miei confronti”. Infine: “Guarda come mi tratti, come un criminale”. 

Gestione cookie