Almeno otto persone sono rimaste ferite in seguito al terremoto di magnitudo 7.2 registrato oggi al largo della costa del Perù.
A confermare il numero dei feriti e fortunatamente nessuna vittima è stato il Ministero della Sanità, mentre la Direzione di idrografia e navigazione della Marina ha revocato l’allarme tsunami che era stato diramato subito dopo il sisma. Il Ministero ha precisato che cinque dei feriti sono stati ricoverati in ospedali nelle province di Caravelì e Ica. Gli altri tre hanno riportato solo ferite lievi.
La Direzione di idrografia e navigazione della Marina ha spiegato che l’allarme tsunami era stato diramato in via precauzionale. Citando dati dell’Istituto geofisico del Perù (Igp), Radio Rpp di Lima ha segnalato che dopo il primo violento sisma, sono state registrate quattro repliche di magnitudo fra 4 e 4.6. Da parte sua, Juan Carlos Burga, direttore regionale dell’organismo governativo di Gestione dei rischi legati ai disastri naturali, ha reso noto che le città dove è stata maggiormente avvertita la scossa principale si trovano nelle regioni di Caravelí, Arequipa (Camaná e Condesuyos), Ayacucho (Lucanas, Parinacochas e Páucar del Sara) e Ica ( Ica, Palpa e Nasca).
Burgo ha aggiunto che la circolazione sulla centrale autostrada Panamericana Sur “è ripresa completamente“. Mentre resta ancora lavoro da fare sulle strade all’interno del Paese bloccate da frane e cadute di pietre. L’Istituto geofisico statunitense Usgs ha localizzato il sisma a 8 km a ovest di Atiquipa, ad una profondità di 28 km. Il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha lanciato subito un allarme, ritirato poco dopo.
Colpito in particolare il dipartimento di Arequipa, dove fortunatamente le autorità locali non hanno rilevato vittime e danni a edifici e strutture. Dopo una iniziale allerta, il Pacific Tsunami Warning Centre ha dichiarato che non sussiste più alcun rischio maremoto. Il Paese da 33 milioni di abitanti non è nuovo a eventi sismici. Nelle località costiere di Lomas e Chalas i residenti sono stati evacuati temporaneamente in zone lontane dalla costa a causa del rischio tsunami.
I media hanno riportato inoltre che all’ingresso del distretto di Huanuhuanu si è verificata una caduta di massi sul ponte San Andrés, che ha interrotto la circolazione. Lo stesso è accaduto anche nel distretto di Mariano Nicolas Valcárcel, dove frane hanno bloccato le strade attorno alla zona mineraria di Secocha (Camanà).
Carlos Zanabria, consigliere del governo regionale di Arequipa, ha detto che in alcuni distretti sono stati segnalati danni materiali. E che i residenti hanno lasciato le loro case spaventati. Flavio Aranguren, sindaco del distretto di Yauca, nella provincia di Caraveli di Arequipa, ha riferito che alcuni muri delle case nel distretto sono crollati.
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