Il consumo di droga riguarda in particolare le fasce di età compresa tra i 25 e i 44 anni e lo stupefacente che ha causato il numero maggiore di accessi nei pronto soccorso italiani è stata la cocaina.
Il dato è stato reso noto oggi, mercoledì 25 giugno, dal ministro della Salute Orazio Schillaci, in occasione della Giornata Mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dall’Assemblea Generale Onu nel 1987.
Nel 2023, il numero di accessi nei pronto soccorso per patologie direttamente collegate alla droga sono stati 8.596: il 5% in più rispetto al 2022. Il numero riguarda persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni (41%) e tra i 45 e i 64 (24%) ma anche i minorenni (10%). Il 67% degli accessi nei pronto soccorso degli ospedali italiani riguarda gli uomini. La metà di essi è riferita a casi di psicosi indotta da droghe, per il 44% abuso di stupefacenti senza dipendenza e il 6% per dipendenza.
Il 12% di questi accessi ha portato a un ricovero, di cui un terzo nei reparti di psichiatria. “Il 70% dei ricoverati ha un’età compresa tra i 25 e i 54 anni”, ha spiegato Schillaci in conferenza stampa a Palazzo Chigi, presentando la relazione annuale sulle tossicodipendenze in Italia nel 2024. “I ricoveri direttamente attribuiti al consumo di cocaina sono stati il 25%, quelli riferiti al consumo di oppiacei il 17%, quelli al consumo di cannabinoidi il 6% e quelli correlati al consumo di sostanze stimolanti o allucinogene l’1,2%. Il 65% dei ricoveri ha una diagnosi di dipendenza e il 32% una diagnosi di abuso”.
La sostanza più diffusa è la cocaina (25%), poi ci sono gli oppiacei (17%), cannabinoidi (6%) e le sostanze stimolanti o allucinogene (1,2%). “Il 65% dei ricoveri ha una diagnosi di dipendenza e il 32% una di abuso”, aggiunge ancora Schillaci.
Allarmante è il dato che riguarda l’età degli assuntori: la fascia maggiormente colpita è quella compresa tra i 25 e i 54 anni. Il ministro della Salute parla di “problema di salute pubblica”. La politica ha intenzione di investire “in prevenzione”.
“La strada non è quella dell’isolamento”, dichiara il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. “Tutti siamo convinti in questa piazza che non c’è mai nulla di ineluttabile e definitivo. Tutto questo non per invocare norme, ma per essere realmente liberi”. In occasione della Giornata contro le droghe, la faccia di Palazzo Chigi si è illuminata di scritte per sensibilizzare al tema della diffusione dell’utilizzo di queste sostanze.
“L’abuso di droga impoverisce ogni comunità in cui è presente”, dichiara Papa Francesco durante la catechesi. “Distrugge la forza umana e la fibra morale”. Poi, il monito nei confronti dei trafficanti: “Non possiamo tuttavia ignorare le intenzioni e le azioni malvagie degli spacciatori e dei trafficanti di droga. Sono degli assassini”.
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