Julian Assange è tornato in Australia da uomo libero. È atterrato all’aeroporto di Canberra dove ad attenderlo c’erano la moglie e i familiari.
Il giornalista era partito dalle Isole Marienne Settentrionali, nel Pacifico occidentale, territorio Usa, dopo l’udienza di convalida dell’accordo di patteggiamento con gli Stati Uniti.
Sulla base dell’accordo tra Julian Anssange e il Dipartimento della Giustizia americano, il fondatore di Wikileaks si è dichiarato colpevole di un solo reato in base all’Espionage Act, quello di aver cospirato per ottenere e diffondere illegalmente informazioni sulla difesa nazionale degli Stati Uniti.
Grazie a questa ammissione è tornato in Australia da uomo libero, senza scontare la pena negli Usa. Il giudice lo ha condannato a cinque anni, che però ha già scontato nel carcere del Regno Unito.
Prima di scendere dalla scala dell’aereo, Julian Assange ha alzato il pugno e ha salutato i giornalisti e i fotografi che lo attendevano. I video diffusi mostrano i presenti urlare “bentornato a casa” e applaudire. Il giornalista ha abbracciato la moglie Stella e l’ha baciata, poi si è diretto verso il padre John Shipton.
“Atterrato! Dopo aver sopportato quasi 14 anni di detenzione arbitraria nel Regno Unito, di cui cinque in carcere di massima sicurezza, per il suo lavoro editoriale pionieristico, Julian Assange è arrivato a casa, sul suolo australiano”. Così si legge sul profilo X ufficiale di Wikileaks, a corredo di una foto del giornalista e programmatore informatico che lo ritrae in bianco e nero mentre guarda fuori da un finestrino, forse proprio quello dell’aereo.
Assange era detenuto nel Regno Unito dopo essere stato arrestato nell’ambasciata londinese dell’Ecuador. Qui si era rifugiato nel 2012, dopo aver violato la libertà vigilata a cui era sottoposto a causa di un procedimento penale a suo carico in Svezia, con l’accusa di violenza sessuale. Ne 2019, le autorità ecuadoriane che fino ad allora gli avevano garantito asilo, glielo revocarono dopo una serie di controversie e litigi.
La vicenda di Julian Assange ha interessato l’opinione pubblica mondiale. In quasi vent’anni Wikileaks ha pubblicato milioni di documenti riservati, causando scandali in tutto il mondo. Per molti lui è un eroe che ha subito ingiustizie. Per i detrattori invece, è una minaccia per la sicurezza nazionale e ha svelato segreti in modo improprio, collaborando con l’intelligence russa più o meno volontariamente, per influenzare le elezioni del 2016, quando Donald Trump fu eletto presidente degli Stati Uniti d’America.
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