Ursula von der Leyen alla Commissione europea, Antonio Costa al Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alto rappresentante.
Gli accordi sono chiari e “non ci sono altri nomi” da proporre in occasione del prossimo vertice Ue di giovedì e venerdì. La notizia arriva dall’Ansa, che cita fonti diplomatiche a margine del Consiglio Affari Generali in Lussemburgo.
I dubbi sulle nomine successive alle elezioni europee sono sempre stati pochissimi. La decisione finale è arrivata dopo una videocall tra i sei negoziatori Donald Tusk e Kyriakos Mitsotakis (Ppe), Pedro Sanchez e Olaf Scholz (Socialisti), Emmanuel Macron e Mark Rutte (Liberali).
La premier italiana Giorgia Meloni è stata contattata da uno dei sei negoziatori per trattare direttamente con Ursula von der Leyen per la futura maggioranza in Ue, non in quanto leader dei conservatori, ma per garantirle un portfolio importante nella prossima Commissione Ue. La notizia è arrivata da diversi media internazionali e il negoziato dovrebbe arrivare attraverso un componente del Ppe.
L’accordo trovato tra Popolari, Socialisti e Liberali prevede che Antonio Costa sia alla guida del Consiglio europeo per due anni e mezzo. Dopodiché, come previsto dalle regole, i leader decideranno in un secondo momento se prorogare il mandato.
Dopo la decisione, non sono mancate le polemiche. Il premier ungherese Viktor Orban ha affidato a X le sue critiche sull’accordo tra Ppe, socialisti e liberali: “Va contro tutto ciò su cui si fonda l’Ue. Invece dell’inclusione, si semina la divisione. Gli alti funzionari dell’Ue dovrebbero rappresentare tutti gli Stati membri, non solo la sinistra e i liberali”.
Dal fronte italiano è intervenuto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e Pnrr Raffaele Fitto, con una nota al termine del Consiglio Affari Generali. Per lui, il tema delle nomine non è l’unico rilevante: “Per noi è molto importante che dal vertice esca un messaggio chiaro sui temi per noi cruciali come la competitività dell’economia europea, la difesa, la migrazione e l’agenda strategica, oltre, ovviamente, ai temi di politica estera come l’Ucraina e il Medio Oriente, sui quali si sono registrati molti progressi grazie al recente vertice G7 presieduto dal presidente Meloni”.
I Socialisti e Democratici dell’Europarlamento hanno confermato la presidenza dell’eurodeputata spagnola Iratxe Garcia Perez. Valérie Hayer invece, è stata rieletta capogruppo di Renew Europe. “Questo accordo non è un assegno in bianco, negozieremo sulle nostre priorità”, ha dichiarato Perez alla stampa dopo la rielezione a capogruppo dei Socialisti europei, spiegando anche di sostenere l’accordo.
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