Leonardo avrebbe guadagnato 281 milioni di dollari in contratti relativi alle armi nucleari nel 2023 secondo Ican.
Diffuso pochi giorni fa, il documento è stato elaborato dall’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, l’organizzazione no-profit per il bando delle armi nucleari fondata a Melbourne nel 2007. Nel 2017 l’Ican ha anche vinto il Premio Nobel per la Pace. Nel rapporto sono citate 20 aziende tra cui Airbus, Boeing, General Dynamics, Rolls-Roice e, appunto, l’italiana Leonardo.
Secondo l’organizzazione, che ha stilato il rapporto intitolato “Surge: 2023 Global nuclear weapons spending”, i Paesi dotati di armi nucleari hanno contratti in essere con diverse aziende per un valore totale di almeno 387 miliardi di dollari. Solo nel 2023 le società avrebbero incamerato nuovi contratti per un valore di poco meno di 7,9 miliardi di dollari.
Leonardo è una società per azioni italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’Economia e delle finanze italiano, che possiede circa il 30% delle azioni, attraverso il Dipartimento del Tesoro che funge da azionista di controllo. Ai vertici ci sono il presidente Stefano Pontecorvo e l’amministratore delegato e direttore generale Roberto Cingolani.
“Leonardo ha un ruolo negli arsenali nucleari francese e statunitense. – si legge nel rapporto Ican – Diversi azionisti hanno posto domande a Leonardo prima della loro riunione annuale del 2023 sul ruolo della società in Mbda, in particolare per quanto riguarda la produzione dei missili nucleari Asmpa per la Francia. Leonardo ha scelto di non rispondere”.
Mbda è considerato il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa. Si tratta di una joint venture, tra Airbus (37,5%), Bae Systems (37,5%) e Leonardo (25%). Gli Asmpa (missili da crociera nucleari francesi pre-strategici a medio raggio) sono prodotti proprio dal consorzio. Mdba secondo l’Ican ha in essere un contratto per tre lotti di missili da consegnare nel 2024. Nonché un ulteriore contratto per produrre i missili Asn-4g di prossima generazione, che hanno una gittata doppia rispetto all’Asmpa.
Nel documento anche Leonardo Drs, la controllata Usa dell’azienda italiana, che ha sede nel New Jersey. Produce prodotti e supporti per forze militari ed agenzie di spionaggio. “Leonardo Drs – si legge – produce componenti elettronici fondamentali per i sottomarini nucleari di nuova generazione della classe Columbia destinati agli Stati Uniti”. Il solo governo francese, invece, avrebbe speso 220 milioni di dollari per i missili, con Mbda come appaltatore principale.
“Non è chiaro quanti di questi fondi siano andati direttamente a Mbda. – hanno scritto dall’Ican – Sulla base delle informazioni fornite sui pagamenti e sul numero di aziende coinvolte, si può stimare che Leonardo abbia guadagnato 281 milioni di dollari in contratti relativi alle armi nucleari nel 2023. Sempre nel 2023, Leonardo Drs ha ricevuto oltre 1 miliardo di dollari per lavori sui sottomarini di classe Columbia”.
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