Dopo il via libera al nuovo pacchetto di misure dell’Ue contro la Russia, il presidente dell’Ucraina Zelensky è atteso al Consiglio europeo.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky dovrebbe raggiungere il Lussemburgo, dove si svolgono le sessioni del Consiglio nel mese di giugno, giovedì 27 giugno. Si tratta per il momento di indiscrezioni: la notizia non sarebbe confermata ufficialmente per motivi di sicurezza. Il presidente ucraino dovrebbe intervenire in merito ad una serie di iniziative per Kiev, tra cui la firma degli impegni di sicurezza e lo sblocco del sostegno militare.
In merito al pacchetto di sanzioni la Russia ha fatto sapere, tramite il viceministro degli Esteri Aleksandr Grushko, che “queste misure annunciate di recente saranno analizzate attentamente. Verranno prese le misure di risposta che riterremo necessarie”.
Si tratta del quattordicesimo pacchetto di misure restrittive promosse dall’Ue, adottato nelle scorse ore dal Consiglio Affari esteri. Colpiti 116 individui ed entità responsabili di azioni “che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Nonché misure settoriali nell’energia, nella finanza, nel commercio, e contro l’elusione delle sanzioni dell’Ue”.
Tra i punti principali, sul fronte energetico, l’Ue vieterà i servizi di ricarica del Gnl russo nel territorio europeo ai fini delle operazioni di trasbordo verso Paesi terzi. Così da garantire che le strutture dell’Ue non vengano utilizzate per trasbordare il gas naturale liquefatto (Gnl) russo verso Paesi terzi, riducendo in tal modo i significativi introiti che la Russia ricava dalla vendita e dal trasporto del Gnl.
Inoltre, l’Ue vieterà nuovi investimenti, nonché la fornitura di beni, tecnologie e servizi per il completamento dei progetti di Gnl in costruzione, come Arctic LNG 2 e Murmansk LNG, e vengono introdotte restrizioni all’importazione di Gnl russo attraverso i terminali dell’Ue non collegati al sistema del gas naturale.
Attacchi su entrambi i fronti
Sul campo, intanto, proseguono i raid e i bombardamenti su entrambi i fronti in guerra. L’Ucraina ha effettuato nelle scorse ore un attacco a Sebastopoli. Il bilancio dell’attacco si assesta poco dopo su 5 morti, tra cui 3 bambini, con altri 5 bambini in terapia intensiva. In totale si contano 124 feriti. Mosca ha rilevato pesanti responsabilità da parte degli Stati Uniti in merito alla strage. Kiev avrebbe utilizzato i missili tattici Atacms le cui specifiche di volo sarebbero inserite dagli specialisti Usa sulla base dei propri dati di ricognizione satellitare. Il Cremlino ha già convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti.
La Russia, invece, ha colpito due quartieri della città di Kharkiv, causando 10 feriti e un morto. Tra i feriti, due sono in gravi condizioni. Gli attacchi hanno colpito edifici privati e una scuola per bambini. La metà degli utenti di Kharkiv è ora senza elettricità. Inoltre è stato distrutto un grande centro logistico delle Forze Armate dell’Ucraina, dove si svolgono l’accumulazione, lo stoccaggio e la ridistribuzione delle armi, compresi i missili, consegnato al regime di Kiev dai paesi occidentali. Sotto attacco anche le infrastrutture civili di Odessa.