La Nasa ha organizzato per la quinta volta un’esercitazione per valutare la risposta all’eventuale minaccia di un asteroide.
“Un asteroide mai rilevato prima è in rotta con la Terra. Tempo stimato di impatto 14 anni: la probabilità che colpirà il nostro pianeta è del 72%. Non si conoscono ancora le dimensioni, la composizione e la traiettoria precisa”. Gli scienziati avrebbero potuto individuarlo almeno sette mesi fa ma “l’oggetto spaziale è stato ‘nascosto’ dal Sole”. Non resta che prepararci.
Calma, però. Quella appena descritta altro non è che il testo della “traccia” dell’esercitazione condotta dalla Nasa in queste ore. Il nostro pianeta, per il momento, è al sicuro. È la quinta volta che l’Agenzia spaziale americana conduce questo tipo di esercitazioni.
Per farlo ha riunito il proprio Ufficio di coordinamento della difesa planetaria, il Dipartimento di Stato, diversi collaboratori internazionali e la Fema, l’Ente federale per la gestione delle emergenze. La simulazione si è svolta presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (Apl) a Laurel, nel Maryland.
La Nasa ha istituito l’Ufficio di coordinamento della difesa planetaria nel 2016. L’asteroide sopra descritto, solo virtuale per fortuna, è stato “affrontato” dagli esperti grazie ai dati della missione Dart (Double Asteroid Redirection Test). Dart ha rappresentato la prima dimostrazione nello spazio di una tecnologia in grado di difendere la Terra da potenziali impatti di asteroidi.
La navicella spaziale Dart, infatti, nel settembre 2022 ha colpito l’asteroide lunare Dimorphos, cambiando la traiettoria del piccolo corpo celeste. La missione, però, ha anche confermato che una minaccia reale richiederebbe ancora molti anni di pianificazione anticipata. Eppure “l’impatto di un grande asteroide è potenzialmente l’unico disastro naturale per il quale l’umanità ha la tecnologia per prevedere con anni di anticipo e agire per prevenirlo”, ha affermato Lindley Johnson, ufficiale emerito della difesa planetaria del quartier generale della Nasa a Washington.
Lo scenario ipotizzato dalla Nasa è stato particolarmente impegnativo ed ha portato gli scienziati ad esplorare i rischi, le opzioni di risposta e le opportunità di collaborazione. Per aumentare le chance di individuare per tempo un asteroide o una cometa che possa raggiungerci, l’Agenzia Usa sta sviluppando il Neo Surveyor (Near-Earth Object Surveyor), un telescopio spaziale a infrarossi.
Lo strumento è stato progettato per “accelerare” la capacità di scoprire oggetti pericolosi nello spazio molti anni prima che possano diventare una minaccia reale. Il lancio di Neo è previsto tra quattro anni, a giugno 2028. Tra non molto, intanto, la Nasa pubblicherà un rapporto completo sull’esercitazione includendo punti di forza e lacune nella risposta all’emergenza asteroide. La speranza è che quando e se la minaccia sarà reale, saremo pronti a difendere la nostra Terra.
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