Imu 2024: scade il pagamento dell’acconto e il saldo va versato entro dicembre. Come viene calcolato e quanto dovrai pagare.
Oggi, lunedì 17 giugno, scade il pagamento dell’acconto Imu 2024. L’importo si calcola sulla base delle caratteristiche dell’immobile e dell’aliquota scelta dal Comune in cui esso si trova.
L’Imu 2024 può essere pagato attraverso un bollettino postale oppure un modello F24. Dovranno pagare questa tassa circa 25 milioni di italiani, per un valore di circa 11 miliardi di euro.
È tenuto a pagarla chi è proprietario di seconde case, aree fabbricabili e terreni, negozi, uffici, chi è titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi superficie. Non deve pagare l’Imu 2024 chi è proprietario di prima casa a meno che non sia di lusso.
La tassa comunale va pagata anche dai genitori assegnatari della casa familiare dopo un provvedimento del giudice. Nel caso di inquilini in case in affitto, l’Imu è a carico dei proprietari.
L’Imu può essere pagata in due rate: la prima entro oggi, 17 giugno, e la seconda entro il 17 dicembre, sulla base della delibera di approvazione di aliquote e regolamenti comunali. L’atto va pubblicato nella sezione Imu del sito del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento.
Nel caso di mancata pubblicazione, vengono applicati gli atti adottati nell’anno precedente. L’Imu 2024 si può pagare anche in un’unica rata entro il 17 giugno. Come scritto, si può versare con un modello F24 utilizzando i codici tributo appositi, oppure con un bollettino postale disponibile in tutti gli uffici del Comune in cui si trova l’immobile.
L’Imu 2024 si paga in quasi tutti i Comuni italiani. In Friuli Veneza Giulia e a Trento e Bolzano è sostituita dall’Imis e dall’Imi, anch’esse versabili con un modello F24 utilizzando il codice tributo.
Questa imposta è stata istituita per la prima volta nel 2012 nella Legge di Bilancio del governo guidato da Mario Monti. Da allora è costata agli italiani circa 300 miliardi di euro. Confedilizia ha chiesto al governo di mettere in campo una progressiva riduzione della casa, magari cominciando dalle case in affitto, passando per gli immobili nei piccoli centri.
L’importo della tassa è calcolata sulla base della quota e dei mesi dell’anno nei quali è continuato il possesso dell’immobile. Nel calcolo della somma della tassa, vanno considerati la base imponibile, cioè il valore rivalutato dell’immobile, e l’aliquota prevista.
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