Erano accusati di terrorismo i sei sequestratori rimasti uccisi questa mattina nel carcere di Rostov, in Russia.
Sei detenuti legati all’Isis hanno preso in ostaggio due guardie penitenziarie del carcere di Rostov sul Don, nel sud della Russia. Al termine di un’operazione delle forze speciali tutti i sequestratori sono stati uccisi e gli agenti liberati.
“I criminali sono stati eliminati, i dipendenti tenuti in ostaggio sono stati rilasciati e non sono rimasti feriti”, ha riferito l’agenzia Ria Novosti in contatto con l’ufficio stampa del servizio penitenziario federale della Russia. Il sequestro era avvenuto nella mattinata da parte di persone ritenute legate all’organizzazione jihadista dello Stato islamico.
I sei, che dovevano comparire in Tribunale nei prossimi giorni, stavano scontando una pena per aver pianificato un attacco terroristico nella Repubblica russa di Karacaj-Circassia ed alcuni di loro provenivano dall’Inguscezia e dalla Cecenia. Una squadra dell’ufficio centrale del servizio penitenziario federale russo si è immediatamente recata a Rostov. I sequestratori si trovavano nel cortile centrale del carcere ed erano armati di un temperino, un manganello di gomma e un’ascia antincendio.
Nel corso delle trattative per il rilascio degli ostaggi i detenuti avrebbero chiesto un’auto per poter scappare dal penitenziario. Ad un certo punto, però, le trattative si sono interrotte e le forze speciali russe hanno fatto irruzione nel carcere. I detenuti sono stati uccisi durante l’assalto. Tutti i sequestratori sarebbero morti prima dell’arrivo dell’ambulanza. In un primo momento sembrava che anche gli ostaggi fossero stati feriti, circostanza poi smentita dalle autorità.
Bisogna ricordare che negli ultimi anni l’Isis ha effettuato una serie di attacchi sul suolo russo, compreso l’ultimo a marzo scorso, quando uomini armati hanno aperto il fuoco sulla folla in una sala da concerto nella periferia di Mosca, uccidendo 145 persone. I sei sequestratori erano accusati di far parte dell’Isis-K, ovvero la “branca afghana” dello Stato islamico apparsa per la prima volta nel 2014.
Il loro obiettivo sarebbe riunificare vari territori dell’Iran, dell’Afghanistan e del Pakistan, ma anche aree di ex repubbliche sovietiche come il Turkmenistan, il Tagikistan e l’Uzbekistan. Mosca sarebbe un obiettivo per i terroristi per varie cause tra cui l’invasione dell’Afghanistan, la guerra in Cecenia, le operazioni in Siria. In Russia, inoltre, i musulmani sono oltre 14 milioni, ovvero il 10% della popolazione. Tra i territori sotto osservazioni l’unità amministrativa dell’Inguscezia, dove è fortissima la presenza islamica ed è il presunto luogo di provenienza di alcuni ultimi attentatori che hanno colpito Mosca.
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