Disturbi del sonno, alimentazione disordinata, aumento dell’uso di caffeina: la maturità 2024 per 9 studenti su 10 è a rischio “burnout”.
È il preoccupante quadro che emerge da una ricerca condotta da Skuola.net svolta in collaborazione con gli psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, Gap, Cyberbullismo). L’allarme sarebbe quindi dietro l’angolo, a pochi giorni dal via degli esami di maturità 2024. Il burnout, in particolare, indica lo stress provato a lavoro che determina un logorio psicofisico ed emotivo.
“Siamo di fronte a una generazione – ha spiegato Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net – che vive con sempre maggiore disagio il momento della valutazione, di cui l’esame di maturità è la rappresentazione massima in ambito scolastico. Questo può essere in parte anche dovuto a un sistema didattico che funziona a due velocità: fino alle medie, liberi tutti, dalle superiori in poi si inizia a essere severi, quando ormai molti non hanno maturato le cosiddette basi a causa dell’indulgenza pregressa”.
Secondo lo studio, insomma, per il 91% dei maturandi l’esame è considerato fonte di tensione e stress, giudicato addirittura elevato dal 65% del campione. All’89% capita di pensare di non essere sufficientemente preparato: un pensiero fisso per il 67% degli intervistati. Non stupisce quindi che 3 su 4, con l’avvicinarsi delle prove, temano un peggioramento della propria salute fisica e ben 9 su 10 di quella mentale.
6 studenti su 10 poi ammettono di aver modificato il proprio schema alimentare proprio a causa dell’ansia da esame. Il 36% sta mangiando di più, il 24% di meno. Oltre la metà (52%), per lo stesso motivo, dorme male e poco. Ma c’è anche chi (16%) si sta lasciando andare e tende a dormire troppo: i disturbi del sonno, dunque, coinvolgono quasi 7 studenti su 10. Il livello di allarme sale ulteriormente se si allarga lo sguardo a comportamenti che, potenzialmente, potrebbero avere effetti ancora più importanti sulla salute.
È il caso dell’eccessivo consumo di sostanze in grado di mantenere attivi in modo artificiale, per sottoporsi a sessioni sempre più lunghe di ripasso. Che riguarda più o meno lo stesso numero di giovani, circa 6 su 10: il 29% ha aumentato l’assunzione di caffeina, il 10% di bevande energizzanti, il 19% di entrambe le cose. 1 studente su 3 si è affidato, in dosi maggiori rispetto a periodi normali, al supporto di farmaci che limitano l’affaticamento. Mentre il 29%, per darsi una spinta in più o banalmente per scaricare la tensione, ha incrementato il numero di sigarette giornaliere.
“Notiamo che molti ragazzi si rifugiano in abitudini poco salutari per far fronte allo stress degli esami. – ha commentato Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’associazione Di.Te. – È necessario sensibilizzare sia gli studenti che le famiglie sull’importanza di mantenere una routine regolare di sonno e una dieta equilibrata, specialmente durante periodi di forte stress come quello degli esami di maturità”.
Gli studenti cercano anche delle valvole di sfogo, delle vie di fuga. La ricerca del benessere per qualcuno avviene attraverso l’assunzione di alcol e droghe. Il 15% confermando le abitudini già in essere, il 20% incrementando ulteriormente i consumi. La maggior parte, invece, trova conforto nell’erogatore di dopamina a basso costo per eccellenza: lo smartphone, con le sue piattaforme social e le relative notifiche. È il 70% a confessare di aver aumentato il tempo speso con il device in mano, e non per lo studio.
Per oltre 8 ragazzi su 10 l’uso smodato di chat, social e giochi on screen sta influenzando negativamente la capacità di concentrazione nello studio. Non solo: il 54% pensa anche che le continue notifiche aumentino il livello della propria agitazione cosicché avere il cellulare sempre sott’occhio diventa un problema in più da gestire.
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