L’Agcom aveva richiesto il 4 giugno la rimozione di un video sulla guerra del Donbass su X e YouTube: il filmato è stato rimosso.
“Account oscurato” e “Video non disponibile” rispettivamente su X e YouTube: è il risultato di una richiesta effettuata dall’Agcom nei confronti delle piattaforme. L’obiettivo era la rimozione del documentario “Donbass – Ieri, oggi, domani”, prodotto dal canale televisivo Russia Today e accessibile dall’Italia.
Il video utilizzava il format di un documentario giornalistico e proponeva una ricostruzione di quanto accaduto in Donbass negli ultimi dieci anni. Ma, secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, “senza alcuna disamina o riproposizione di posizione diverse”. Ed inoltre descriveva “la popolazione ucraina come composta da feroci nazisti che vogliono sterminare il loro stesso popolo con la complicità di Nato, Usa e Unione Europea, indicati come i veri mandanti delle stragi e autori del colpo di stato del 2014”.
Il documentario, realizzato nel 2021, circolava da tempo non solo sul web. In Italia, infatti, erano state recentemente organizzate diverse proiezioni e dibattiti. “La storia di otto anni di guerra, – si legge su un profilo X denominato ‘Donbass Italia’ per comprendere i motivi che hanno portato la Federazione Russa ad intervenire militarmente, attraverso le indagini di giornalisti indipendenti e le testimonianze dei sopravvissuti ai crimini compiuti dai battaglioni nazionalisti ucraini”.
La guerra del Donbass, una regione dell’Ucraina orientale, è scoppiata nel 2014 tra le forze separatiste e le forze governative ucraine. È in questa regione che gruppi pro-Russia hanno proclamato la Repubblica Popolare di Doneck e la Repubblica Popolare di Lugansk. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, il conflitto nella regione è quindi inserito nelle più ampie dinamiche della guerra ancora in corso.
Tornando al caso del documentario di Russia Today, l’Agcom ha sottolineato che i suoi contenuti “assumono un carattere politico di incitamento all’odio razziale in violazione della dignità umana e appaiono riconducibili ad una forma di propaganda russa con un chiaro intento di diffondere notizie distorte e generare disinformazione, volte a orientare l’opinione pubblica screditando i paesi occidentali e le istituzioni europee”.
L’Agcom aveva richiesto la rimozione del filmato sul Donbass il 4 giugno
“La diffusione di tale contenuto – ha continuato l’Autorità in una nota – appariva tanto più grave in considerazione dell’imminenza del voto per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 e del rischio di una interferenza sulla formazione del consenso dei cittadini attraverso una rappresentazione non corretta dei fatti di cronaca. Ciò ha reso urgente un intervento a tutela dei cittadini utenti”.
Il filmato, infatti, è ricominciato a circolare su vari canali ma anche, come già accennato, con proiezioni in varie regioni d’Italia. Proprio nei giorni conclusivi della campagna elettorale. In un caso, a Rovereto, sulla locandina che annunciava la proiezione era ben visibile il simbolo di una lista presentata alle elezioni comunali ed era previsto l’intervento di un candidato sindaco. L’Agcom ha inoltrato richiesta alle piattaforme il 4 giugno, ovvero a quattro giorni dal voto. “YouTube – ha concluso l’Autorità – ha tempestivamente comunicato di aver proceduto alla rimozione del contenuto e dei video ad esso collegati a livello mondiale bloccando altresì il canale. Successivamente, anche X si è adeguato”.