Ticket, prenotazioni, referti, scelta del medico di base: tutto fruibile con un click collegandosi al Fascicolo sanitario elettronico (Fse).
Nelle scorse ore il ministero della Salute ha svelato i dettagli della nuova cartella sanitaria digitale che conterrà tutti i dati del cittadino, dalle vaccinazioni ai farmaci assunti agli interventi effettuati e le prescrizioni. A parlarne il ministro della Salute Orazio Schillaci ed i sottosegretari alla Salute, Marcello Gemmato, ed alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti.
“Il Fascicolo – ha spiegato il ministro – avrà una ricaduta importante sulla vita quotidiana dei cittadini. Semplificherà l’accesso ai servizi sanitari e aiuterà a garantire continuità assistenziale ovunque ci si trovi. È una delle più grandi sfide portate avanti con il Pnrr Missione Salute”.
Entro dicembre il Fascicolo sanitario elettronico diventerà operativo su tutto il territorio, garantendo quattro servizi di base a cui se ne aggiungeranno altri. L’obiettivo è anche omogeneizzare le funzionalità del Fascicolo su tutto il territorio nazionale: in alcune regioni, infatti, è già possibile usufruire di alcuni servizi. Nell’81% delle Regioni si può scegliere il medico; nell’81% si possono richiedere o rinnovare le esenzioni; nel 71% si prenotano prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), nel 67% si possono pagare ticket.
I professionisti del settore sanitario saranno formati attraverso un piano di formazione: saranno coinvolte, entro il 2026, oltre 660mila operatori. Il ministero ha previsto che già entro il 2025 l’85% dei medici dovrà alimentare il Fascicolo, ma già adesso quasi il 96% lo utilizza almeno per le prescrizioni. Entro il 2026 tutte le Regioni dovranno usarlo ed entro il 2030 tutti i cittadini dovranno poter accedere ai propri dati.
Allo studio, comunque, un Fascicolo ulteriormente potenziato con nuove prestazioni, dalla dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti ai certificati di idoneità all’attività sportiva. Previsto anche uno scambio transfrontaliero dei dati sanitari con finalità di cura: chi è in viaggio potrà, ad esempio, ottenere i farmaci prescritti in Italia anche in una farmacia di un altro Stato dell’Unione Europea. La privacy dei cittadini è garantita da protocolli di sicurezza in accordo con il garante.
“Il cittadino – ha spiegato Gemmato – potrà oscurare dei dati se lo ritiene, sarà garantito l’oblio oncologico ed entro il 30 giugno si potrà comunicare se non si vogliono includere nel Fse i dati sanitari antecedenti al 19 maggio 2020. Il Fse diventerà un vero e proprio strumento sanitario e clinico e non solo uno strumento amministrativo come è stato finora. Tutti i dati saranno fruibili in modo semplice e sarà possibile la ricerca con una parola chiave e un click”.
Tra le novità che potranno essere introdotte anche l’Ecosistema dei dati sanitari, uno strumento innovativo e “predittivo”. L’Intelligenza Artificiale potrà generare una serie di alert in relazione allo stato di salute della persona basandosi sui dati disponibili e aiuterà anche a personalizzare le terapie a misura del singolo paziente.
“Il progetto presentato dal Governo – ha commentato il presidente della Fiaso, Federazione italiana azienda sanitarie e ospedalieri, Giovanni Migliore – ci sembra adeguato alle necessità, in particolare abbiamo accolto con piacere la notizia di uno stanziamento dedicato di 300 milioni alla promozione del livello culturale degli operatori sanitari. Le aziende sanitarie e ospedaliere come sempre faranno la loro parte e Fiaso è a disposizione per contribuire a vincere questa sfida non più rinviabile”.
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