Allarme phishing con pec proveniente da “Agenzia delle Entrate”: “Prestare la massima attenzione”

Una nuova campagna di phishing con e-mail apparentemente provenienti da un indirizzo pec dell’Agenzia delle Entrate: “Massima attenzione”.

In queste ore, infatti, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, in particolare nella sezione “Focus sul phishing”, è stato pubblicato un avviso riguardante delle false richieste di pagamento di imposte non dovute su criptovalute. Si tratta di una campagna “malevola”. I cybercriminali stanno veicolando false comunicazioni via e-mail. L’obiettivo è ottenere dalla vittima il pagamento di imposte non dovute, a seguito di operazioni di trading online o su criptovalute.

Massima attenzione phishing
Allarme nuova campagna di phishing (Ansa Foto) – www.inews24.it

Per phishing si intende un tipo di truffa effettuata sul web. Un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un Ente affidabile in una comunicazione digitale. Le e-mail in questo caso si caratterizzano principalmente per la presenza di importi casuali elevati. Nel testo anche prospetti di calcolo delle imposte fissate dallo Stato italiano e richieste di pagamento anticipato obbligatorio di una percentuale dell’importo da accreditare.

Le scriviamo – si legge in alcuni testi – in merito all’accredito di 557.200 euro ovvero 8.74 Btc. Siamo costretti a chiederle il pagamento delle imposte fissate dallo Stato italiano. Deve versare il 10% del totale. Le chiediamo il pagamento anticipato dell’80% di 55.720 euro. La richiesta di pagamento anticipato è obbligatorio nel momento in cui si tratta di un prelievo di Crypto siccome sono semplici da nascondere e non rientrano nel circuito bancario”.

Phishing, le raccomandazioni dell’Agenzia delle Entrate: “Non cliccate sui link”

Viene richiesto alle vittime di versare, entro una deadline stringente, gli importi relativi alle fantomatiche imposte dovute allo Stato italiano, tra l’altro in criptovaluta. Tra le raccomandazioni anche il fatto di fare attenzione sia a numeri italiani sia esteri che potrebbero far parte della stessa rete di phishing. Le e-mail contengono inoltre spesso: loghi di Agenzia Entrate, prospetti di calcolo e finte cartelle esattoriali, firme di figure apicali, anche di altre amministrazioni, errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni nel testo, minacce di coinvolgimento di un ente preposto al recupero crediti o iscrizione al ruolo.

Le richieste in criptovaluta
Viene richiesto alle vittime di versare “imposte” in criptovaluta (Ansa Foto) – www.inews24.it

L’Agenzia delle Entrate raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione. E, qualora ricevessero e-mail o documenti analoghi agli esempi sopra riportati, di non cliccare sui link in esse presenti. E quindi di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

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