I soccorritori hanno intercettato il segnale del cellulare di uno dei tre ragazzi dispersi ieri nel fiume Natisone, nei pressi del ponte Romano, a Premiaracco.
Le ricerche sono riprese questa mattina con gli elicotteri e i droni della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Vanno avanti da venerdì 31 maggio, quando nel primo pomeriggio è arrivata una telefonata al numero di soccorso. Il fiume si era ingrossato a causa delle forti piogge della notte e della mattina.
In questo momento nella zona sono radunati i familiari in attesa di notizie da parte dei soccorritori. Le ricerche si stanno concentrando principalmente a valle del punto dov’è stato trovato il segnale del cellulare.
A lanciare l’allarme è stato un l’autista di uno scuolabus. Molte persone si sono fermate nei pressi del Ponte Romano, a Premariacco, in provincia di Udine e hanno assistito inermi alla scena in cui i tre venivano trascinati via dalla corrente mentre tentavano invano di agganciare la fune protesa dai vigili del fuoco, mancando la presa. L’arrivo dei vigili del fuoco è stato tempestivo, ma la situazione era già compromessa.
Chi sono i tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone
I dispersi sono un ragazzo e due ragazze tra i 17 e i 25 anni di origine romena. Una ha vent’anni, si chiama Patrizia Cormos ed residente a Campoformido, in provincia di Udine, l’altra ha ventitre anni, è arrivata in Italia tre giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori e si chiama Bianca Doros. L’ultimo ha 25 anni e guidava l’auto, una Bmw con targa della Romania, che è stata trovata parcheggiata a Premariacco.
Nessuno di loro sospettava di essere in pericolo e mentre l’acqua saliva progressivamente, si sono stretti in un abbraccio nel tentativo di difendersi dalla violenza dell’acqua. La situazione è precipitata in pochi minuti. Il gruppo aveva raggiunto a piedi un isolotto di ghiaia al centro del fiume, dove hanno trascorso gli ultimi momenti prima dell’incidente.
Giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno posizionato un’autogru dall’alto del ponte, a circa dieci metri di altezza. Da essa hanno allungato una scala e alcuni pompieri hanno lanciato funi ai ragazzi, ma nessuno di loro è riuscito ad aggrapparsi. Alle ricerche hanno partecipato un elicottero dei vigili del fuoco con i sub e l’elisoccorso del 118.
Nella zona in cui sono stati travolti c’è un divieto di balneazione per pericolo di annegamento e i cartelli sono affissi in tutta la zona. I rischi principali riguardano le piene improvvise e un tratto successivo al ponte Romano, dove la velocità del fiume aumenta improvvisamente. Al momento dell’incidente era in corso un’allerta meteo gialla in tutto il Friuli Venezia Giulia.