Sono in arrivo importanti novità dal governo in tema disabilità. Il nuovo progetto vita si rivela essere uno strumento prezioso.
Secondo uno dei più recenti report ISTAT, in Italia le persone con disabilità sono circa 3,1 milioni, ovvero il 5,2% della popolazione. Nell’intero panorama europeo, questo dato sale al 17%, con 70 milioni di individui colpiti da condizioni di disabilità temporanea o indeterminata. Se negli ultimi decenni l’attenzione verso il tema si è sempre limitata a definire gli aspetti assistenziali e curativi, recentemente gli enti e le istituzioni si sono orientati su una valorizzazione crescente.
Con l’introduzione nel 2006 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (CRPD), è stato adottato un approccio rivoluzionario e olistico nei confronti dell’argomento. La nuova visione si concentra sull’abbattimento delle barriere sociali per gli interessati, rincorrendo un rispetto per la dignità e per l’autonomia individuale di ogni soggetto.
La piena e concreta partecipazione e inclusione nel tessuto sociale, inoltre, sono due dei pilastri fondamentali introdotti dalla CRPD. La ratifica dell’Italia della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità è arrivata nel 2009, con la Legge n.18 del 3 marzo. Con la normativa, il governo afferma che gli individui con disabilità hanno il diritto al riconoscimento in ogni luogo della loro personalità giuridica.
Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.77 conferma l’approvazione di tre nuovi disegni di legge di ratifica ed esecuzione di convenzioni e accordi internazionali. Per quanto riguarda il tema al centro del nostro articolo, è stato ratificato un decreto legislativo che introduce norme per la definizione della convenzione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e dell’esame multidimensionale per il progetto di vita individuale.
Il nuovo decreto entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e prevede una fase di sperimentazione a partire da gennaio fino a tutto il 2025, il quale consisterà nell’applicazione a campione di dispositivi in materia di valutazione di base.
Con l’introduzione del nuovo progetto, il Consiglio dei Ministri si prefigge come scopo la realizzazione degli obiettivi della persona con disabilità, per migliorare le condizioni personali e di salute nei diversi ambiti della propria esistenza. Il progetto di vita è volto a facilitare l’inclusione sociale e la partecipazione del soggetto, rispettando il concetto di uguaglianza con gli altri cittadini.
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