In quali casi e su quali beni specifici spetta l’IVA al 10% e la detrazione fiscale? Scopriamolo subito: ecco come funziona il bonus ristrutturazione.
Scegliere di ristrutturare casa, si sa, è senza dubbio un progetto importante, ma che comporta inevitabilmente moltissime spese. Tuttavia, oggi esiste la possibilità di poter ottenere un doppio vantaggio.
Proprio così: grazie alle detrazioni fiscali e all’IVA agevolata al 10%, è possibile alleggerire, almeno in parte, i costi della ristrutturazione. Ma non tutti i beni risultano idonei a beneficiare di queste agevolazioni. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Quali sono i beni e gli interventi che prevedono l’IVA al 10%
Questo beneficio fiscale è disciplinato dall’articolo 7 della Legge n. 488/99, ed è proprio l’Agenzia delle Entrate a definire esattamente in quali circostanze è possibile godere dell’IVA agevolata al 10%, ossia unicamente in caso di interventi eseguiti su immobili adibiti principalmente ad uso abitativo.
Nello specifico, per quanto riguarda i servizi, l’IVA al 10% si applica alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su unità abitative. Tuttavia, è bene specificare che tale agevolazione non si estende alle materie prime e ai semilavorati, come ad esempio il cemento. Per quanto riguarda i beni, l’aliquota agevolata si applica solo se questi sono ceduti nel contesto di un contratto di appalto e fino al valore netto della prestazione dei beni stessi.
- Beni “significativi” e loro applicazione. L’Agenzia delle Entrate elenca alcuni beni “significativi” che possono beneficiare dell’IVA agevolata al 10%, purché siano funzionali al lavoro di ristrutturazione e vengano forniti nel contesto del contratto di appalto. Tra questi, vi sono: gli ascensori, gli infissi, le caldaie, i video citofoni, gli impianti di condizionamento e sicurezza, i sanitari e gli impianti idraulici.
- Come ottenere l’IVA al 10%. Per usufruire dell’IVA agevolata al 10% sui beni “significativi” durante una ristrutturazione edile, è necessario rilasciare una dichiarazione alla ditta incaricata dei lavori, la quale, redatta su carta libera, deve attestare che il committente abbia tutti i requisiti necessari per poter ottenere l’agevolazione. Infine, la fattura emessa dalla ditta deve indicare nel dettaglio anche il valore effettivo dei beni significativi forniti.
Insomma, la possibilità di godere del bonus ristrutturazione e dell’IVA agevolata rappresenta senza dubbio un prezioso vantaggio; eppure, è importante conoscere e rispettare i requisiti e le procedure stabilite dall’Agenzia delle Entrate per avere la garanzia di poter godere appieno di tali benefici fiscali.