Secondo uno studio, fumare la sigaretta elettronica espone ad un grave e problema di salute. Gli esperti avvertono sui pericoli delle e-cig.
Fino a non moltissimo tempo fa “svapare” con la sigaretta elettronica sembrava un’alternativa più salutare – o comunque meno nociva – rispetto a quella classica a tabacco bruciato. Ricerche più recenti, però, hanno steso un velo decisamente meno rassicurante su una pratica che appare meno sicura di non quanto non si pensasse qualche anno fa.
Risale a dicembre dello scorso anno, ad esempio, la netta presa di posizione dell’Oms contro le sigarette elettroniche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata piuttosto risoluta nel definire “prodotti dannosi” i dispositivi per lo svapo, nei riguardi dei quali emergono sempre più prove allarmanti sulle ricadute negative per la salute umana.
Di recente, per fare un altro esempio pratico, le sigarette elettroniche (o e-cig) si sono viste associare ad un rischio più elevato di cancro al naso e ad altre patologie. E adesso, ad alimentare ulteriormente le preoccupazioni, arriva un nuovo e ampio studio prospettico che fa emergere un grave e comune problema di salute legato alla sigaretta elettronica. Vediamo di che si tratta.
Sigaretta elettronica: il collegamento ad un grave e diffuso problema di salute
A lanciare l’allarme è una ricerca presentata durante il meeting annuale dell’American College of Cardiology. Lo studio sui rischi per la salute delle sigarette elettroniche è stato portato avanti da un gruppo di ricerca degli USA guidato da esperti di MedStar Health, un’organizzazione sanitaria senza fine di lucro che ha sede a Baltimora (Maryland) e gestisce diversi ospedali.
Dallo studio statunitense emerge che l’uso delle sigarette elettroniche è associato ad un significativo rischio di sviluppare un’insufficienza cardiaca (o scompenso cardiaco), una grave disfunzione che compromette il corretto funzionamento del cuore, che in questo modo fatica a pompare sangue nel corpo (a causa della propria debolezza o per via di una ridotta capacità contrattile). Gli “svapatori” hanno una probabilità più altà di ammalarsi di insufficienza cardiaca.
Più nel dettaglio, i risultati della ricerca – che ha coinvolto oltre 175.000 partecipanti – mostrano che chi svapava presentava un rischio maggiore del 19% di contrarre tale patologia. In particolare, è emersa una correlazione statistica tra l’utilizzo della sigaretta elettronica e lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata o HfpEF (che rappresenta circa la metà dei casi di insufficienza cardiaca). Si tratta di una condizione in cui il muscolo cardiaco diventa rigido e non è più in grado di riempirsi adeguatamente di sangue tra le contrazioni.