Quali sono i requisiti necessari per andare in pensione a 61 anni? I tempi sono ristretti e occorre affrettarsi.
Il sistema previdenziale italiano prevede diversi percorsi e modalità di accesso alla pensione, dopo la conclusione dell’attività lavorativa. Le possibilità sono varie e dipendono da altrettanti fattori. Ad esempio, sono determinanti età anagrafica del lavoratore e anni di contributi versati, ma rivestono molta importanza anche il genere sessuale e l’attività svolta durante la carriera lavorativa.
Attualmente, dopo la riforma Fornero, la prestazione di riferimento può essere considerata la pensione di vecchiaia che si raggiunge con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, con calcolo dell’assegno mensile interamente contributivo per quanti hanno cominciato i versamenti INPS a partire dal 1996. Tuttavia, sono in vigore e vanno considerate attentamente anche delle opportunità di anticipo della pensione che dipendono dal numero anni di contributi versati e dal lavoro svolto.
Per quanti hanno raggiunto 61 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi per gli autonomi) è possibile accedere alla pensione anticipata riservata a lavoratori impegnati in attività usuranti, compreso il lavoro notturno. Gli anni di contributi per sfruttare questa opportunità devono essere almeno 35, con 7 anni di lavoro usurante svolto negli ultimi 10, o 6 anni negli ultimi 7, oppure ancora per metà della carriera lavorativa – anche non consecutivi.
Per fruire della prestazione occorre fare attenzione alle scadenze temporali. Infatti, la domanda relativa al diritto alla pensione anticipata deve essere inviata all’INPS entro il 1° maggio 2024. Si tratta di una richiesta di riconoscimento dei requisiti posseduti durante l’anno in corso. Il modello da compilare è l’AP 45, da inviare telematicamente con allegata tutta la documentazione comprovante l’attività svolta.
Come si vede, non stiamo parlando della domanda di pensione vera e propria, ma della richiesta di ricognizione dei requisiti posseduti. Successivamente, in caso di riscontro positivo della domanda da parte dell’Istituto di previdenza sociale, il lavoratore potrà presentare richiesta per la pensione con decorrenza dal mese successivo alla maturazione dei requisiti (con domanda inviata nei termini).
Le domande pervenute all’INPS dopo il 1° maggio 2024 saranno accettate nei limiti della disponibilità finanziaria per questa misura. Si deve considerare, però, il differimento del pagamento della prestazione a uno, due o tre mesi a seconda che la richiesta sia stata inviata dal 2 maggio al 1° giugno, dal 2 giugno al 31 luglio, dal 1° agosto in poi.
Nel comparto scuola questo anticipo comporta la decorrenza della pensione al 1° settembre, con domanda inviata entro il 1° maggio. Per le richieste presentate oltre tale data, la decorrenza slitta al 1° settembre dell’anno successivo.
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